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POLITICA

Torino-Lione

Tav, mozione M5s-Lega: governo ridiscuta integralmente progetto. Tria: penso si debba fare

Toninelli: Massimo entro 2 settimane troveremo soluzione con Lega. Salvini: "Rivedere i costi ma si va avanti". Juncker: ' Decidono Italia-Francia, vediamo chi vince'. 

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'Massimo due settimane comunicheremo la soluzione. Troveremo una soluzione con gli alleati di governo'. Così Danilo Toninelli a una domanda sulla Tav. 'Basta parlare di Tav, i cittadini vogliono sentir parlare di altri progetti', aggiunge. Ma il governo è ai ferri corti sulla questione, con il leghista Centinaio che annuncia la richiesta in Cdm di fare chiarezza sulla mozione a firma M5s e Lega al voto alla Camera, che prevede un rinvio al contratto di governo: 'Chiederò se la Tav è stata congelata o no'.

Dal M5s il sottosegretario Di Stefano attacca l'opera: 'Costerebbe a tutti gli italiani 7miliardi a perdere. Va fermata del tutto'.

Ridiscutere integralmente il progetto della Linea Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia. È l'impegno che la maggioranza chiede al governo con la mozione depositata alla Camera, firmata dai capigruppo M5s e Lega, Francesco D'Uva e Riccardo Molinari. Mozione in discussione in Aula.

Nel testo, si ricorda, fra l'altro, che la scelta di realizzare l'Asse ferroviario Torino-Lione veniva consolidata e assunta al Vertice Italo Francese di Torino del 29 gennaio 2001 e perfezionata poi con l'accordo supplementare del 5 maggio 2004. Il progetto definitivo è stato approvato dal Cipe con delibera del 20 febbraio 2015. Quindi si fa riferimento all'analisi costi-benefici chiesta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha dato mandato di predisporre una nuova valutazione dell'adeguamento dell'asse ferroviario T in questione. Obiettivo dell'analisi consentire "un'allocazione delle risorse più efficiente per supportare il procedimento decisionale, con cognizione di causa, se attuare o meno una proposta di investimento o se optare per eventuali alternative", si legge.

I due paesi, con il ministro Toninelli e l'omologa francese, nel contempo, hanno firmato "congiuntamente una lettera per posticipare i bandi di gara relativi al tunnel di Base. Un iter, secondo quanto espresso dal ministro, che persegue "l'obiettivo di avere un rapporto di collaborazione e condivisione con la Francia e, contestualmente, con la Commissione Ue. Del resto, viene osservato, "secondo la Corte dei Conti europea, l'analisi costi benefici è per definizione lo strumento analitico utilizzato per valutare una decisione di investimento confrontando i relativi costi previsti e i benefici attesi". 

Juncker: vedremo chi la spunterà tra Francia e Italia 
Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha sottolineato oggi a Bruxelles, che la decisione se continuare o no i lavori per la linea Tav Torino-Lione dovrà essere presa da Italia e Francia. "E' una decisione che devono prendere le due repubbliche. Vedremo alla fine chi la spunterà", ha detto Juncker ad alcuni giornalisti che gli chiedevano se la realizzazione della Torino-Lione non sia importante anche per la riduzione delle emissioni clima alteranti che deriverebbe dal cambiamento di modalità di trasporto delle merci, dalla strada alla ferrovia.Il presidente della Commissione ha parlato a margine della plenaria del Comitato Economico e Sociale Europeo, dedicata in parte al cambiamento climatico.

Tria a tv Francia: "Penso si debba fare"
"Tutti i cantieri pubblici già cominciati, quelli che sono stati già oggetto di contratti, di trattati, di accordi internazionali, devono realizzarsi": così ha risposto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a un giornalista francese della tv pubblica France 3 che gli aveva chiesto cosa pensasse del futuro della Tav. "Noi - ha continuato Tria - non soltanto dobbiamo rilanciare gli investimenti pubblici, ma dobbiamo mandare un messaggio di serenità a tutti quelli che vogliono investire sul lungo termine in Italia".

Salvini: rivedere i costi ma andare avanti
"L'obiettivo è rivedere il progetto, risparmiare dove si può risparmiare e andare avanti". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini sulla Tav, al suo arrivo questa mattina a Iglesias per un incontro elettorale in vista delle regionali di domenica prossima in Sardegna. E sull'accusa di voto di scambio mossa da Matteo Renzi, il leader della Lega ribatte: "Renzi e il Pd mi fanno tenerezza, non sanno più a cosa attaccarsi. Non commento, non perdo tempo a commentare le sciocchezze del Pd".

Chiamparino: mozione Lega-M5s è pietra tombale su Tav 
"La Lega svela il suo vero volto non a caso dopo il salvataggio del ministro dell'interno da parte dei Cinque Stelle. Nella mozione di maggioranza firmata dai due capigruppo alla Camera, che probabilmente sarà votata domani, viene chiesto di rivedere integralmente l'opera, esattamente come recita il contratto di governo con cui la Tav è stata bloccata".

Lo dice il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. "Alla luce delle dichiarazioni di ieri del rappresentante della Ue che chiedeva di fare in fretta nell'avvio dei bandi, questo vuol dire una sola cosa: se la maggioranza approverà questa mozione, sarà come mettere una pietra tombale sulla Torino-Lione. Se dovesse avvenire, interpellerò subito il Consiglio regionale perché attivi la procedura della consultazione popolare, in modo che i piemontesi possano dire forte e chiaro cosa pensano della TAV e del loro futuro", aggiunge Chiamparino.

Molinari: linea Lega non cambia, valutare come farla
"Le opposizioni gridano al lupo al lupo, ma in realtà la posizione della Lega resta sempre la stessa: richiamiamo il contratto di governo che ci impegna a valutare come realizzare quest'opera nel rispetto degli accordi internazionali". Lo dice Riccardo Molinari, capogruppo della Lega, interpellato al telefono. Molinari nega che la mozione di maggioranza sulla Tav, che impegna il governo a "ridiscutere integralmente l'opera nell'accordo tra Italia e Francia", sia uno stop alla Torino-Lione. La Lega, assicura, resta per il Sì.
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