Intervento del capo dello Stato sul Foglio
Terrorismo, Mattarella: grave errore dire che è uno scontro di civiltà
"Molti errori di valutazione sono stati compiuti nel nostro recente passato. Ora non si può più sbagliare"
"Va respinta con decisione la sfida del terrorismo fondamentalista che spesso maschera con pretesti religiosi la sua voglia di dominio e di sopraffazione. Scendere sul loro terreno, che è quello dello scontro di civiltà o di religione, sarebbe un grave errore, dalle conseguenze difficilmente valutabili". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento sul Foglio che dedica uno speciale allo "sterminio" dei cristiani nel mondo.
"Quella contro il terrorismo fondamentalista, che rappresenta oggi e probabilmente negli anni a venire la più grave minaccia alla pace del mondo - osserva il capo dello Stato - sarà una lotta impegnativa e complessa che va condotta in ogni luogo e senza quartiere non solo con le necessarie azioni di forza e con il rafforzamento della sicurezza, a cui ogni cittadino ha diritto, ma anche con le armi della cultura, del dialogo, del diritto. E con un dispiego d`intelligenza e di lungimiranza che devono essere almeno pari alla indispensabile intransigenza. Molti errori di valutazione sono stati compiuti nel nostro recente passato. Ora non si può più sbagliare".
La persecuzione dei cristiani? Un' emergenza planetaria
"La strage di Parigi - dice il capo dello stato -, sarebbe irragionevole non ammetterlo, è il diretto risultato della predicazione dell'odio contro il "diverso" e delle persecuzioni che le minoranze religiose e, in particolare, i cristiani, soffrono nel mondo". "Certo - aggiunge -, non sono solo i cristiani, nelle loro diverse articolazioni, a patire oppressione e soprusi, ma tanti altri gruppi religiosi, culturali ed etnici. Vittime di pregiudizi, di ostilità, di discriminazioni, di vere e proprie violenze, da parte di gruppi terroristici, maggioranze aggressive o di stati e legislazioni totalitari". "Ma il fondamentalismo e il radicalismo di matrice islamista - avverte Mattarella -, esplosi di recente e alimentati all'interno di vaste regioni dell'Africa e del Medi Oriente, hanno tragicamente accresciuto le dimensioni di questa vera e propria emergenza planetaria. E spicca, tra tutti, il dato numerico che riguarda le comunità cristiane, in termini assoluti le più perseguitate e con il maggior numero di vittime". "Comunità fiorenti, antiche e radicate - prosegue - , abituate alla convivenza, al dialogo e alla pace, sono state completamente cancellate in diverse aree del mondo o ridotte a sparuti gruppi, minacciati e vessati. Cristiani in ogni latitudine decapitati, crocefissi, bruciati vivi, interpellano la coscienza di ogni uomo".
"Papa Francesco - conclude il capo dello stato - ha lanciato alto il suo grido di dolore, parlando di un martirio enormemente più grave ed esteso di quello dei primi anni del Cristianesimo. E' una denuncia che non può lasciare indifferenti".