POLITICA
L'intervista
Terrorismo, Orlando: "Tuteleremo sicurezza ma l'Italia non sarà uno stato di polizia"
Nessuna nuova legge sulle intercettazioni chiarisce il ministro che spiega: "I terroristi vogliono mettere in crisi il nostro sistema di diritti, le nostre libertà. Si può tutelare la sicurezza e rafforzare lo stato di diritto"
"Dall'incontro con i vertici dell'antiterrorismo l'unica proposta normativa riguarda l'abolizione del reato di immigrazione clandestina", ha spiegato il ministro. Quanto alle intercettazioni, da un lato, servono "strumenti piu' pervasivi e piu' efficienti", dall'altro, vanno evitati "usi impropri. Quindi bisogna rafforzare le garanzie. A fronte di sistemi di controllo piu' intensi serve piu' attenzione al rispetto della privacy. E' esattamente quello che stiamo cercando di fare con la legge sulle intercettazioni. Dopo di che forse il messaggio e' stato frainteso -spiega- I magistrati non hanno reclamato nuove norme, ma software nuovi per muoversi con tecnologie piu' adeguate".
Tutti gli italiani saranno sotto controllo? "Assolutamente no, cerchiamo però di mettere sotto controllo tutti i terroristi e i loro fiancheggiatori", replica Orlando che precisa: ''Il Pd vuole battere il terrorismo, perché il terrorismo cancella i diritti, ma vuol farlo, scusi il gioco di parole, con gli strumenti dello stato di diritto facendo crescere le periferie dove si sono sviluppati i bacilli dell'odio". Firmerà una nuova legge sulle intercettazioni? "No", taglia corto.