ITALIA
Investiti 3,7 miliardi di euro
Tra ritardi, rinvii e allagamenti, apre la metro C di Roma. Un treno ogni 12 minuti
Dopo il rinvio dello scorso 11 ottobre e gli allagamenti a causa della pioggia intensa, domenica 9 novembre alle 5.30 parte il primo treno della Metro C (Pantano-Centocelle). Ma restano infrastrutture da completare per la sicurezza dei viaggiatori
3 anni e mezzo di ritardo e 3,7 miliardi di euro investiti
Ad aprire è soltanto una metà, quella periferica: 14 stazioni da Pantano (Comune di Monte Compatri) a Centocelle, 5 treni l'ora, uno ogni 12 minuti, in attesa che nel 2015 si possa inaugurare tutta la prima tratta, che da Pantano porterebbe fino in piazza Lodi, mentre la stazione di San Giovanni (con la connessione alla linea A) non sarà pronta prima della fine del 2016. Per l'opera completa ad oggi sono stati investiti circa 3,7 miliardi di euro, contro i 2,9 miliardi contemplati nel progetto e la sua apertura arriva con 3 anni e mezzo di ritardo, visto che per l'aprile 2011 era stato previsto il primo viaggio inaugurale da Pantano fino a San Giovanni.
L'apertura della metro C Pantano-Centocelle
L'annuncio dell'apertura è arrivato al termine di settimane di polemiche sull'infrastruttura che avrebbe dovuto aprire i battenti l'11 ottobre scorso. Un'apertura che a ridosso della data prefissata era stata rimandata a data da destinarsi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per "insufficienza della documentazione agli atti". Poi però la firma degli uffici preposti della Regione Lazio del decreto per l'apertura al pubblico aveva completato tutte le autorizzazioni necessarie e, indirettamente, confermato le indiscrezioni che vedevano sempre più vicina la sua apertura.
Le stazioni allagate
A pochi giorni dall'inaugurazione un altro problema aveva interessato l'opera: con le piogge torrrenziali abbattutesi nei giorni scorsi sulla Capitale, gli ingressi delle stazioni di Giardinetti e Grotte Celoni, non avevano retto e si erano allagati. Ma la situazione è stata riportata presto alla normalità.
Il sistema Driverless...con il conducente
I nuovi convogli saranno dotati di un sistema Driverless, la tecnologia che permette al treno di essere completamente autonomo senza bisogno del conducente. Rispetto ad una metropolitana tradizionale, quella Driverless, raggiunge frequenze più elevate arrivando a consentire il passaggio di un mezzo ogni 90 secondi con una elevata regolarità ed efficienza. E' un sistema già in funzione nelle metropolitane di Copenaghen, Singapore, Vancouver, Docklands (Londra), Hong Kong, Lille, Parigi e Torino oltre che in molti aeroporti. Inoltre, dovrebbe ridurre i costi.
A Roma, però, secondo le prime indiscrezioni, i macchinisti saranno comunque presenti sui treni "per questioni di sicurezza".
Le tre linee: A, B, C
La metropolitana di Roma è composta da tre linee, identificate con lettere e colori diversi, per una lunghezza totale di 53,4 km. La prima, la linea A (colore arancione) fu inaugurata nel 1980 (con 25 anni di ritardo); la seconda, la linea B (colore blu), nel 1955. La terza, la linea C (colore verde). Dal 1º gennaio 2010 la rete è gestita, insieme ai trasporti di superficie, dall'Atac.
Un po' di storia
La costruzione della linea C della metropolitana iniziò nell'agosto 2006, con l'apertura dei cantieri per i sondaggi archeologici, mentre nell'aprile 2007 iniziò il primo cantiere nel quartiere Prenestino-Labicano. Il programma iniziale prevedeva l'inaugurazione della prima tratta fino alla stazione di San Giovanni nel 2011 e negli anni successivi le altre tratte fino al completamento della linea nel 2015, ma con il tempo le aperture delle tratte sono slittate. Così, si presume che le ultime fermate, che arriveranno ai Fori Imperiali/Colosseo (incrociando così la linea B), non saranno pronte prima del 2020.