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SALUTE

Finte vaccinazioni

Avviata inchiesta su bambini non vaccinati anche in Friuli

Una sessantina dei 120 bambini sottoposti a controllo dal Distretto Sanitario di Codroipo (Udine) sono risultati privi di copertura vaccinale. Sono 7mila i piccoli da rivaccinare. Anche Udine avvia l'inchiesta dopo Treviso

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di Tiziana Di Giovannandrea Una parte dei 7 mila bambini che dovevano essere sottoposti a vaccinazione in 11 Comuni in provincia di Udine tra il 2009 e il 2015 potrebbe non essere stata vaccinata. È quanto emerge da un'indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Udine sulla corretta esecuzione delle profilassi per i bambini non vaccinati in Friuli Venezia Giulia.

L'inchiesta è partita da Treviso, dove attualmente presta servizio l'infermiera precedentemente impegnata in Friuli, accusata di aver solo finto di aver vaccinato i piccoli pazienti e di aver gettato le fiale. In provincia di Udine da qualche giorno sono scattate le verifiche sui bimbi che avevano ricevuto l'intero ciclo vaccinale dall'operatrice sanitaria, coinvolgendo un campione di 200 bambini. I primi dati hanno rivelato che su 120 prelievi di sangue (come ha riportato il quotidiano Messaggero Veneto) la metà non risulta immunizzata.

"I primissimi dati ci dicono che sarà necessario intervenire. Faremo le valutazioni tecniche necessarie e attiveremo il piano straordinario già programmato", ha detto il Direttore Generale dell'AAS 3 del Friuli Pier Paolo Benetollo.

"Contemporaneamente alla nostra apertura dell'indagine - ha spiegato il Procuratore di Udine, Antonio De Nicolo - ho ricevuto il Direttore Generale dell'Azienda sanitaria 3 che è venuto a raccontarci quanto stava emergendo dai loro controlli, in un ambito di leale collaborazione tra le istituzioni ".   L'indagine, coordinata dal pm Claudia Danelon, è diretta a verificare se vi sia stata un'attività omissiva e chi ne debba rispondere. Le ipotesi di reato formulate dalla Procura sono oltre che quelle di omissione d'atti d'ufficio anche di falsità in certificazioni.

 "Una cosa che deve essere chiara - ha aggiunto De Nicolo - è questa: facciamo accertamenti su una situazione che non è in corso. Non abbiamo esigenze di celerità. In questa fase non vogliamo ostacolare l'operato dell'autorità sanitaria distogliendola dal proprio compito, che è quello di rivaccinare la popolazione", ha aggiunto De Nicolo. 

Un terzo delle dosi somministrate in Friuli tra il 16 novembre 2009 e il 18 dicembre 2015, ai bimbi sotto l'anno di età e circa la metà di quelle date ai bambini più grandi dall'infermiera trevigiana sospettata di aver finto le vaccinazioni e finita al centro dei sospetti, quindi, non sarebbe state somministrato correttamente. Attuando il principio della massima precauzione, la task force sanitaria interaziendale ha deciso di ripetere le vaccinazioni, somministrando di nuovo circa 20 mila dosi, per una spesa di qualche centinaio di migliaia di euro.

Non viene escluso che la stessa Azienda dia inizio anche a un'azione legale nei confronti degli indagati.

 
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