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ITALIA

Gli effetti della pandemia

Turismo. Mare e montagna in ripresa, ma città d'arte mezze vuote

Roma e Firenze maglia nera, pesa calo stranieri

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Bene il turismo al mare e in montagna e quello nei borghi. A soffrire di più in questa estate di pandemia e post lockdown sono però le città d'arte. 

L'allarme lo lancia Assoturismo Confesercenti, che commenta i dati di una indagine del Centro Studi Turistici. I viaggiatori, in città come Roma, Firenze, Venezia, sono letteralmente dimezzati: solo il 51% delle stanze disponibili è prenotato. Almeno in questo weekend, che però è in chiaroscuro: le località balneari e quelle montane tornano a veder crescere i flussi di visitatori. 

In crisi particolarmente Roma e Firenze, dove poco più di un terzo della disponibilità (36%) risulta prenotato. Male anche Napoli (38%) e Venezia (42%); un po' meglio Palermo (45%), Milano (46%) e Bologna (49%), mentre registrano risultati superiori alla media delle altre città d'arte - anche se comunque insoddisfacenti - Perugia (54%) e Matera (55%). 

Manca il turismo straniero, che in media - durante la stagione estiva - vale circa il 68% delle presenze. Secondo le stime Assoturismo-CST, nel trimestre estivo 2020 (giugno-luglio-agosto) nelle sole Roma, Venezia, Firenze, Milano e Napoli si registreranno circa 8,5 milioni di presenze in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. 

L'emergenza sanitaria ha poi in generale modificato le scelte degli italiani in tema di viaggi. E pure se non ha frenato del tutto il desiderio di vacanza, si conferma la tendenza a spostamenti brevi, di due o tre notti, scegliendo località prevalentemente marine o montane, possibilmente di breve raggio. 

Secondo Coldiretti, due italiani su tre (66%) fanno poi pausa nei borghi, alla ricerca del 'distanziamento sociale' forse, alla scoperta di prodotti e tradizioni meno conosciuti sicuramente. L'associazione commenta l'indagine di Notosondaggi, che evidenzia un nuovo protagonismo dei centri minori spinto dagli effetti della pandemia che ha portato alla riscoperta del turismo di prossimità. 

Un fenomeno favorito anche dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. In Italia i centri sotto i 5mila abitanti sono 5.498, quasi il 70% del totale, ma vi risiede solo il 16% degli italiani, pari a 9,8 milioni di abitanti, pur rappresentando il 54% dell'intera superficie nazionale.  
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