POLITICA
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Unioni civili: non arriva relazione governo, situazione ferma in Senato
Scadenza degli emendamenti al ddl costituzionale spostata al 7 agosto. Una frenata, dunque, il giorno dopo l'intervento della Corte europea
Una frenata, quindi, il giorno dopo l'intervento della Corte europea e nonostante le rassicurazioni del governo di voler accelerare sul provvedimento che regola i rapporti delle coppie di fatto e di quelle gay.
Per questo motivo, lavori sospesi per la seconda commissione del Senato che si riunirà domani ma soltanto se arriverà il documento del governo.
Proprio oggi la capigruppo di Palazzo Madama aveva deciso che il ddl sulle unioni civili approderà all'esame dell'aula nella prima settimana di agosto ma solo se l'iter in commissione sarà concluso.
"Grasso prema su commissione"
"Abbiamo chiesto al presidente del Senato una sua pressione nei confronti della commissione perché esaurisca i lavori e il provvedimento possa arrivare in Aula con mandato al relatore". Lo dichiara Luigi Zanda, presidente del gruppo del Pd a Palazzo Madama, parlando del disegno di legge sulle unioni civili al termine della riunione dei capigruppo.
Gasparri: No accelerazione
"Il Senato non accelera sulle unioni civili. Il provvedimento non può approdare in Aula finché non si conclude l'esame in Commissione. Il 7 agosto è l'ultimo giorno di lavori del Senato prima di una breve pausa. È evidente che spinte in avanti sono impraticabili. C'è solo un'esigenza propagandistica della sinistra, ma niente di più", ha dichiarato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Giovanardi, ddl in Aula provocazione politica
"La proposta del Pd accolta dalla conferenza dei capigruppo di inserire all'ordine del giorno dell'Aula il ddl Cirinnà, ove conclusi i lavori in commissione, è una provocazione politica e uno schiaffo alle centinaia e migliaia di famiglie che hanno dato vita alla manifestazione del 20 giugno scorso". Così il senatore Carlo Amedeo Giovanardi (Ncd-Ap).
M5S: "Siamo alla farsa"
"Il governo prende tempo Sulle unioni civili ormai siamo alla farsa: il governo vuole fare sul serio o sta solo prendendo tempo?", a dirlo i senatori del M5S in commissione Giustizia commentando il nuovo stop del ddl. "La verità - hanno aggiunto - è che il tira e molla del governo serve solo a temporeggiare in attesa di trovare una contropartita da offrire all'alleato Ncd: poltrone e ministeri in cambio del via libera al testo sulle unioni civili. Uno squallido teatrino che non ha nulla a che vedere con una sacrosanta battaglia per i diritti civili".