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POLITICA

Nel pomeriggio si vota, la legge alla prova dell'Aula

Unioni civili, nulla di fatto dopo riunione Pd-Lega-Fi su nodo emendamenti

Leghisti e azzurri chiedono 100 voti segreti. Il Pd commenta: "Non costruttivi". Calderoli replica: "Situazione work in progress"

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 "Nulla di fatto" nell'incontro Pd-Lega-Fi di questa mattina dedicato al taglio degli emendamenti annunciato dal Carroccio al ddl Cirinnà.

L'incontro non ha risolto i nodi, in primis quelli sulla presenza di diversi emendamenti premissivi tra le proposte di modifica che la Lega vorrebbe mantenere. Al momento resta quindi anche l'emendamento-canguro a prima firma Marcucci, in attesa di una nuova riunione prevista nel pomeriggio. Sarebbero inoltre un centinaio i voti segreti chiesti da Lega e Fi.

 Il clima dell'incontro, sospeso per la commemorazione del Giorno del Ricordo nell'Aula di Palazzo Madama, è parso "non  costruttivo", rileva il Pd mentre il senatore leghista Roberto Calderoli, al termine della riunione, si limita a definire la situazione un "work in progress". Di certo, è l'opinione dei Pd, il fatto che tra i circa 500 emendamenti (su oltre 5000) selezionati dal Carroccio figurino diverse proposte premissive - i cosiddetti 'canguri' - non favorisce alcun progresso nel dialogo tra i due gruppi. C'è poi un ulteriore nodo emerso in queste ore, quello relativo ai voti segreti: sono circa un centinaio, infatti, quelli richiesti da Lega e Forza Italia.

Dal Pd, comunque, al momento non c'è ancora chiusura definitiva: un ultimo tentativo verrà fatto dopo l'assemblea dei senatori Dem prevista alle 13. Ma, al momento, il raggiungimento di un'intesa sul taglio degli emendamenti sembra difficile.
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