La lotta alla pandemia
Vaccini Covid, Palù (Aifa): "Sorprende che i governi Ue non siano a conoscenza dei contratti"
"Ritardo vaccini di un mese espone a rischio 4,4 milioni di over 80" aggiunge il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco. "Parere Ema su Astrazeneca entro fine gennaio"
"La cosa che sorprende non è tanto la necessità di trasparenza per i cittadini che in queste cose entrano solo di riflesso, ma che i governi che si riconoscono nell'Unione europea non siano a conoscenza dei contratti". Lo ha affermato il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù, ospite di Mezz'ora in più su Rai3, commentando le parole dell'europarlamentare belga Marc Botenga (La Sinistra), che ha denunciato la mancanza di trasparenza dei contratti sui vaccini stipulati dall'Europa con le case farmaceutiche.
Tuttavia, Palù ha riconosciuto "la bontà di un approccio che vede una negoziazione centralizzata come quella europea, immaginiamo cosa succederebbe se ogni singolo Paese andasse a contrattare una fornitura per conto proprio,- ha detto - magari qualcuno avrebbe degli sconti qualcun altro no, quindi io ho trovato opportuno che sia l'Europa a trattare direttamente con le aziende poi c'è questione di prezzi, di dosi... sicuramente c'è un problema per un'azienda che investe milioni e milioni di dollari o di euro negli studi clinici e in Ricerca e Sviluppo: vuol avere un ritorno sull'investimento nei tempi più rapidi possibili".
Ritardo vaccini di un mese espone a rischio 4,4 milioni di over 80
"Questo sicuramente disturba perché siamo nella fase di probabile maggiore espansione del virus, in inverno, e bisognava proteggere 4 milioni e 400 mila over '80, è chiaro che se si ritardano le vaccinazioni questa popolazione è a maggior rischio ed è esposta" ha spiegato Palù, commentando le affermazioni del sottosegretario alla Sanità Pierpaolo Sileri, sul fatto che le dosi comunicate da Pfizer e AstraZeneca faranno slittare di 4 settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di sei, otto settimane per il resto della popolazione.
Parere Ema su Astrazeneca entro fine gennaio
"L'Ema dovrebbe dare il parere sui vaccini prodotti da AstraZeneca entro il 29 gennaio, si pensa anche entro il 27 e non credo che questo abbia influito sulla produzione perché era già attivata" ha quindi detto il presidente dell'Aifa . "Non credo ci siano stati grossi problemi, quanto qualche piccolo problema sulla bassa dose e alta dose delle due somministrazioni vaccinali, ma direi che il riassetto è stato subito attivato dalla industria farmaceutica". Quanto alla decisione dell'Ema, Palù ha detto di non voler entrare nel merito, perché l'Agenzia europea "ha sollevato dei problemi per l'interesse, la sicurezza e l'efficacia dei vaccini per una vaccinazione di massa per la popolazione. Mai come questa volta l'umanità aveva visto fornire nel giro di dieci mesi un vaccino, - ha concluso- se perdessimo anche qualche settimana credo ci sia il tempo per recuperare".