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ITALIA

Valanghe e incidenti

Maltempo, in arrivo nuova perturbazione. Sulle Dolomiti massimo pericolo, sconsigliato il fuoripista

Allerta meteo, forti venti e neve sul Centro-Sud. Le forti nevicate degli ultimi giorni hanno provocato una serie di valanghe, 4 le vittime e un ferito. Ancora emergenza in Emilia Romagna dove alcune zone sono ancora senza energia elettrica 

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Dopo la neve e le piogge degli ultimi giorni è in arrivo sull'Italia una nuova perturbazione, proveniente dall'Europa orientale, che porterà forti venti, un brusco calo delle temperature e ancora neve, anche a quote basse, sulle regioni adriatiche centrali e su quelle meridionali. Le forti nevicate hanno provocato ieri una serie di valanghe con quattro morti in Veneto, Trentino e Piemonte, Intanto si lavora per ripristinare l'erogazione di energia elettrica nei comuni dell'Emilia-Romagna rimasti senza luce, ma 21mila utenze sono ancora al buio. 

Pericolo valanghe sulle Dolomiti
Ed è massimo pericolo valanghe sulle Dolomiti che toccano i livelli '4' e '5' da 'forte' a 'molto forte'. Lo rende noto l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav) attraverso i dati raccolti dalla stazione nivo-meteo di Arabba. Solo in alcune zone il livello si abbassa a grado '3', 'marcato', sulla scala che va da zero a cinque valori. Per l'Arpav le condizioni per sci fuori pista e gite sci alpinistiche sono critiche anche nei settori dove gli apporti sono stati contenuti dalle nevicate dei giorni scorsi a causa della presenza diffusa di lastroni soffici.

Venti sostenuti
Anche con il ritorno del bel tempo il consolidamento del manto nevoso è limitato a causa dei venti sostenuti da nord che porteranno alla formazione di nuovi accumuli nevosi ed instabili. Il pericolo di valanghe in Trentino è marcato (grado 3 in una scala da 1 a 5), in aumento fino a forte (grado 4). Lo conferma l'aggiornamento del bollettino valanghe di MeteoTrentino, il servizio meteorologico della protezione civile del Trentino. Il pericolo in questione è in relazione agli spessori dei nuovi apporti di neve accumulata anche per effetto del trasporto del vento. Il distacco è probabile quindi anche con debole sovraccarico sopratutto sui pendii ripidi.

Le possibilità e gli itinerari per le gite sciistiche ed escursionistiche, in particolari localizzazioni, sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale del pericolo e della scelta degli itinerari. I punti indicati come più pericolosi sono i pendii molto ripidi, specie in presenza di importanti spessori di neve fresca mobilizzabile non ancora assestata e consolidata o in presenza dei nuovi previsti accumuli di neve ventata nei versanti sottocresta, conche, canaloni, cambi di pendenza o versanti con fondo erboso o placche rocciose e ghiaioni.

Emilia-Romagna, due milioni di euro per le emergenze
La regione ha stanziato due milioni di euro per le emergenze causate dal maltempo. La prima è riportare l'energia elettrica nelle zone rimaste senza luce, un blackout che ha colpito 21mile utenze. Verrà poi fatta una ricognizione dei danni per avanzare la richiesta di stato di emergenza nazionale al governo.

Emergenza nelle Marche
Anche la regione Marche chiederà lo stato di emergenza per la straordinaria ondata di maltempo che si è abbattuta su tutto il territorio regionale, soprattutto sulle coste, colpite da mareggiate eccezionali.
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