SPETTACOLO
"Da allora Vaticano impegnato contro pedofilia sempre e ovunque"
Radio Vaticana: Spotlight film onesto, la Chiesa non ha paura
ovunque".
E' il giudizio di Radio Vaticana su Spotlight, il film di Tom McCarthy passato oggi fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia, incentrato sull'indagine del quotidiano The Boston Globe che fece scoppiare nel mondo lo scandalo dei preti pedofili americani nel 2002.
"Il film - sottolinea l'inviato dell'emittente al festival, Luca Pellegrini - ricostruisce in modo avvincente e lineare soltanto ciò che accadde dentro e fuori le mura di quel giornale in quel periodo limitato di tempo. Il regista, dunque, non cade mai nell'interpretazione personale e nella trappola dello scandalo, mentre gli straordinari interpreti, tra cui Mark Ruffalo e Michael Keaton, si limitano ad essere soltanto ciò che i loro personaggio reali fecero e dissero. Un atteggiamento onesto e necessario, quando un film tocca temi così sensibili e delicatissimi per tutta la comunità dei fedeli".
"Ebbe il coraggio, la Chiesa, alzandosi da quelle macerie - sottolinea ancora il servizio di Radio Vaticana - di mostrarsi nella sua nuda povertà, di anelare alla trasparenza, di denunciare i peccatori, di chiedere perdono, di allontanare chi il peccato lo aveva permesso, pur conoscendolo".
Il giornalista fa notare comunque che "meno ironia finale sul trasferimento del cardinale Law a Roma, colpito dalle accuse ben note, e l'informazione che uno dei più diabolici predatori, John Geoghan, sia stato strangolato in carcere nell'agosto del 2003, avrebbero dato il credito finale a un film del quale la Chiesa non dovrebbe aver paura, come oggi non ha. Dopo quegli anni e quei fatti le decisioni dei Papi, dei Dicasteri vaticani e delle Conferenze episcopali, sono state tutte indirizzate all'estirpazione del male sempre e ovunque, e McCarthy non ne dovrebbe dubitare".