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POLITICA

Il dibattito

Vitalizi, in serata alla Camera il voto finale

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Sono in corso nell'Aula della Camera le dichiarazioni di voto finali sulla proposta di legge sull'abolizione dei vitalizi. l termine del dibattito si terrà la votazione finale sul testo, che deve andare al Senato.

L'opinione del giurista
"Sulla incostituzionalità e retroattività della norma sui vitalizi si sta agitando uno spauracchio da parte di chi non la vuole: se vengono rispettati criteri di ragionevolezza e progressività, questa norma si può fare, non vedo grandi ostacoli. Anzi, mi sembra sacrosanto allineare i principi contributivi". E' l'opinione del giurista Gianluigi Pellegrino. "Quando, in questo caso, si parla retroattività - afferma - si usa un termine improprio. Retroattiva sarebbe una norma che azzeri la pensione già percepita o dica: ti abbiamo dato 5mila euro, ma abbiamo deciso di ricalcolare l'assegno con altri parametri e te ne spettavano 4mila, quindi ce ne devi mille. Ma dire che, da un certo momento in poi a seguito dell'approvazione di una nuova legge, la pensione sarà calcolata con metodo diverso, quello contributivo, e che questo abbasserà i trattamenti in corso, non quelli già erogati, non implica retroattività, perché si va a incidere sì su pensioni che si è già cominciato a percepire, ma la quota corrisposta in passato non viene intaccata".

"Retroattività a parte - prosegue Pellegrino - bisogna poi vedere se la procedura sia costituzionale e se sia legittimo intervenire sui trattamenti pensionistici già in atto cambiando le regole in corso d'opera. A mio avvito sì: lo ha detto la stessa Corte Costituzionale in più sentenze, purché lo si faccia in modo ragionevole. Questo vuol dire che si può intervenire sul metodo di calcolo, ma non si può cancellare un assegno o diminuirlo in maniera drastica: servono dei criteri, per esempio prevedendo una proporzionalità che tenga conto degli assegni più alti. L'importante è che non si azzeri l'affidamento di chi li percepisce. Ragionevolmente e senza brutali azzeramenti, e non è di questo che si sta parlando, si può intervenire. Semmai, l'anomalia è il ritardo con cui lo si fa: questa faccenda avrebbero dovuto regolarla già da tempo, dopo la Fornero, gli uffici di Camera e Senato, invece l'hanno rinviata, forse anche per avere una copertura politica da parte del Parlamento".

C'è chi ritiene che questa materia la possano trattare solo gli uffici delle Camere, che godono dell'autodichia, cioè giudicano si sé stesse. "Sì, è vero ma lo ritengo un falso problema - afferma il giurista - perché devo immaginare che una volta approvata la legge, Boldrini e Grasso convocheranno a stretto giro gli uffici di presidenza e faranno propria la legge, blindandola".
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