ITALIA
Imputati di concorso in abuso d'ufficio
Why not, chiesta l'assoluzione per De Magistris e la condanna per Genchi
Il 21 gennaio 2012 il GUP di Roma Barbara Callari aveva rinviato a giudizio Luigi De Magistris e Gioacchino Genchi con l'accusa di aver acquisito in modo illegittimo nel 2009 i tabulati telefonici di alcuni parlamentari
Roma
La Procura di Roma ha chiesto l'assoluzione per Luigi De Magistris - ex pm a Catanzaro e attualmente sindaco di Napoli - e la condanna ad un anno e sei mesi per il consulente informatico Gioacchino Genchi.
I due sono imputati di concorso in abuso d'ufficio per aver acquisito illegittimamente, nell'ambito dell'inchiesta calabrese 'Why not' del 2007, tabulati telefonici riconducibili a parlamentari senza che fosse stata chiesta la necessaria autorizzazione alla Camera di appartenenza.
Il pm Roberto Felici, durante la requisitoria, ha spiegato che pur essendo stato De Magistris a disporre l'accertamento fu poi Genchi a scegliere quali contatti telefonici dovevano entrare a far parte dell'inchiesta.
"In sostanza l'attuale sindaco di Napoli nel procedimento – ha sottolineato il pm Felici - ha avuto un ruolo secondario e dalla lettura degli atti raccolti emerge che non era a conoscenza che quelle utenze si riferivano a parlamentari in carica".
Le utenze sottoposte a controllo illecito riguardano Romano Prodi, Francesco Rutelli, Clemente Mastella, Marco Minniti, Antonio Gentile.
I due sono imputati di concorso in abuso d'ufficio per aver acquisito illegittimamente, nell'ambito dell'inchiesta calabrese 'Why not' del 2007, tabulati telefonici riconducibili a parlamentari senza che fosse stata chiesta la necessaria autorizzazione alla Camera di appartenenza.
Il pm Roberto Felici, durante la requisitoria, ha spiegato che pur essendo stato De Magistris a disporre l'accertamento fu poi Genchi a scegliere quali contatti telefonici dovevano entrare a far parte dell'inchiesta.
"In sostanza l'attuale sindaco di Napoli nel procedimento – ha sottolineato il pm Felici - ha avuto un ruolo secondario e dalla lettura degli atti raccolti emerge che non era a conoscenza che quelle utenze si riferivano a parlamentari in carica".
Le utenze sottoposte a controllo illecito riguardano Romano Prodi, Francesco Rutelli, Clemente Mastella, Marco Minniti, Antonio Gentile.