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POLITICA

Immigrazione, Alfano: "Potenziare i rimpatri. Impediremo che sia tolto il lavoro agli italiani"

Il Ministro dell'Interno è intervenuto in video conferenza al "Festival del lavoro", al Teatro Massimo di Palermo

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Da Palermo il ministro dell'Interno Angelino Alfano, all'indomani degli attentati che hanno colpito Tunisia, Francia e Kuwait torna a ripetere che, riguardo al  terrorismo, nessun paese è a rischio zero.

"Intelligence al lavoro 24 ore al giorno"
"Non possiamo che ribadire la nostra vicinanza a popolo della Tunisia, del Kuwait e della Francia che hanno subito degli attentati e noi vogliamo dire che siamo vicini a tutti i familiari delle vittime e a questi popoli nella consapevolezza che nessun Paese può dirsi a rischio zero. La nostra intelligence è al lavoro 24 ore al giorno per fare il massimo della prevenzione ma nessun Paese può dirsi al sicuro", ha detto il ministro dell'Interno intervenendo in video conferenza al "Festival del lavoro", al Teatro Massimo di Palermo. 

"Rafforzare i rimpatri"
Il ministro Alfano ha parlato più in generale di immigrazione, soffermandosi sul tema dei rimpatri. "Abbiamo vissuto una crisi economica più lunga delle guerre mondiali, e abbiamo un grave problema di disoccupazione, soprattutto al Sud e tra i giovani, per poter immaginare che un immigrato possa togliere lavoro a un italiano. Questo è inimmaginabile. Ecco perché un conto è accogliere i profughi, altro rimpatriare chi non ha diritto". 

"Faremo tutto ciò che è possibile per impedire che gli italiani non trovino lavoro per colpa di immigrati che non hanno diritto di stare qui. Così non è stato fin qui - ha proseguito - e cosi sarà anche in futuro. Faremo di tutto per rimpatriare il più alto numero di persone che si possono rimpatriare".   

"Mentre l'Europa deve accogliere i migranti che scappano da guerre e da persecuzioni, come prevedono le regole di civiltà di questo nostro grande continente - ha detto Alfano - noi dobbiamo rimpatriare chi entra in Italia irregolarmente. Potenziare il sistema dei rimpatri è la scelta giusta che può dare conto anche all'opinione pubblica, stanca di vedere sbarchi". 

"Dall'Europa non abbiamo ottenuto quanto avremmo voluto"
Poi. il ministro parla anche dei rapporti con gli altri paesi europei. "Per la prima volta l'Italia ottiene un risultato a livello europeo che da' l'idea di un primo passo in avanti. Certo, non abbiamo ottenuto tutto quello che avremmo voluto, ma abbiamo ottenuto più di quanto si sia mai ottenuto in Europa in materia di immigrati".

"La materia dell'immigrazione - prosegue Alfano - è regolata da un regolamento chiamato di Dublino, che è una sorta di muro, ma che si è si è rivelato penalizzante per l'Italia", dice ancora Alfano.

E riferendosi ai 24 mila migranti che verranno distribuiti in Europa, Alfano ha detto: "L'accordo Ue ha messo in crisi il regolamento di Dublino e crea 24 mila brecce nel muro di Berlino. E' un primo passo, non nelle quantità che avremmo voluto, ma c'è l'obbligo di farsi carico rispettando il principio di solidarietà di uno sforzo che l'Italia ha fin qui compiuto".
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