ITALIA
Operazione antimafia
Casalesi, sequestro per 13 milioni di euro
Sequestrati beni all'ingegnere Nicola di Caterino, ex responsabile dell'Ufficio tecnico comunale di Casal di Principe che secondo gli inquirenti sarebbe coinvolto nelle vicende che ruotano intorno alla realizzazione di un centro commerciale dove emergerebbe il sodalizio camorra-politica
Secondo la Dia l'ingegnere Nicola Di Caterino, amministratore della Vian srl,
sarrebbe coinvolto nelle vicende che ruotano intorno alla realizzazione del centro commerciale 'Il Principe", mai edificato, a Madonna di Briano. Sequestri che nascono da precedenti indagini condotte dalla Dia proprio sulla costruzione di questo centro commerciale, un investimento da 43 milioni di euro in cui secondo la direzione antimafia emerge il sodalizio camorra - politica. L'attività, secondo le indagini della Dia, aveva permesso di svelare gli intrecci tra il ceto politico di Casal di Principe e l'ala militare e imprenditoriale dal clan, fazione Schiavone e Bidognetti.
La costruzione del mega centro commerciale che avrebbe dovuto dare un posto di lavoro ad oltre 400 persone, avrebbe goduto del favore di esponenti politici di rilievo locale e nazionale, proprio grazie, dice la Dia, all'ingegnere di Caterino, che per la realizzazione della struttura avevano previsto un investimento pari a circa 43 milioni di euro a carico degli imprenditori coinvolti nell'operazione.
"L'ingegnere era emerso - scrive in una nota il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli - quale concorrente esterno all'organizzazione camorristica perchè, in qualità di imprenditore e faccendiere, aveva fornito un contributo stabile nel settore dell'acquisizione e gestione degli appalti, nonchè nelle forniture e, più in generale, nelle attività di reinvestimento del sodalizio''.
Di Caterino avrebbe stabilito ''un valido contatto con politici di livello nazionale'' ed ''aveva dimostrato, in qualità di titolare di fatto dell'intero progetto, che gli interessi diretti nella realizzazione dell'opera erano riconducibili al clan dei 'casalesi'''.
Indagini che si erano concluse con l'esecuzione di un'ordinanza cautelare per 57 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo
camorristico, estorsione, turbativa delle operazioni di voto mediante corruzione o concussioni elettorali, truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio, falso in atto pubblico,
riciclaggio, reimpiego di capitali di illecita provenienza ed altro, reati tutti aggravati dalla finalità di aver agevolato il clan dei ''casalesi''.
Sequestrate la Vian srl, società edile, la Cas.Rib srl, società di costruzioni e commercio immobiliare; nel provvedimento di sequestro anche 3 automezzi; 6 conti correnti. E secondo la Dia Di Caterino sarebbe coinvolto anche nelle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale del maggio 2007, comune commissariato per infiltrazioni mafiose.