ITALIA
La morte del tifoso
L'appello della famiglia Esposito: chi ha sbagliato paghi
La famiglia Esposito chiede giustizia per Ciro morto dopo 50 giorni di agonia: le istituzioni facciano la loro parte, il nostro Ciro un eroe civile
L'appello
Comincia così l'appello della Famiglia Esposito per chiedere giustizia per Ciro morto dopo 50 giorni di agonia. "Daniele De Santis non era solo. Vogliamo che vengano individuati e consegnati alla giustizia i suoi complici. Vogliamo che chi, nella gestione dell'ordine pubblico, ha sbagliato paghi. Innanzitutto il prefetto di Roma che non ha tutelato l'incolumità dei tifosi napoletani. Chiediamo al presidente del Consiglio di accertare le eventuali responsabilità politiche di quanto accaduto". Sono parole dure quelle della famiglia Esposito che dopo 50 giorni di agonia hanno visto morire Ciro, un tifoso napoletano venuto a Roma per assistere alla finale di Coppa Italia tra il Napoli, la squadra del cuore, e la Fiorentina.
"Nessuno può restituirci Ciro ma in nome suo chiediamo giustizia e non vendetta. Vogliamo ringraziare tutti coloro che in questi 50 giorni hanno manifestato la loro solidarietà. Oggi non è gradita la presenza delle istituzioni che si sono nascoste in questi 50 giorni di dolore. Il nostro sentito grazie al personale medico e paramedico del policlinico Gemelli per la loro umanità e professionalità e a quei napoletani come il proprietario dell'albergo romano che ci ha fatto sentire il calore e l'affetto della nostra città. Al presidente del Napoli, al sindaco di Napoli e al presidente della ottava municipalità di Napoli va tutta la nostra riconoscenza".