POLITICA
Cig prorogata per altre 5 settimane
ArcelorMittal. Patuanelli: "Ci aspettiamo entro il 5 giugno piano serio e ambizioso"
Un piano - spiega il ministro - "che non rimetta in discussione i negoziati e gli accordi del 4 marzo". "Dovrà prevedere il rifacimento integrale degli impianti - aggiunge - dovrà esserci una forte decarbonizzazione con la presenza di forni elettrici, l'Afo5 deve essere rinnovato. Il governo dovrà monitorare sulla sostenibilità finanziaria del piano"
"Scudo penale non era ostacolo a investimento di ArcelorMittal"
Lo scudo penale non era un ostacolo all'investimento di ArcelorMittal nell'ex Ilva ha spiegato poi il ministro dello Sviluppo economico . "Oggi scudo non c'è, l'impianto continua a essere gestito, a produrre seppur limitatamente senza che questo sia diventato un ostacolo". Lo scudo "non c'entrava nulla con la volontà di AM di recedere in quel momento dal contratto", ha aggiunto il ministro
"Ritengo sia molto difficile trovare un equilibrio tra competitività dello stabilimento e prezzo acciaio finale e tutelaambientale e sicurezza dei lavoratori, quindi credo che un passaggio, che il Governo sta cercando di fare, accompagnando, almeno parzialmente, l'impresa privata, il player industriale privato, con interventi di Stato a tutela della sicurezza dell'ambiente, sia un passaggio obbligato", prosegue Patuanelli.
Cassa integrazione prorogata di altre 5 settimane
Una Pec inviata alle sigle sindacali dei metalmeccanici con il contenuto della mail sintetizzato nell'oggetto: "Proroga della cassa integrazione ordinaria causale emergenza Covid-19". Mittente ArcelorMittal Italia che così ha comunicato come "suo malgrado" è "costretta a incrementare di ulteriori cinque settimane il ricorso alla cassa integrazione per la causale emergenza Covid, a far data dal 1 giugno 2020". "La sospensione - si legge nella comunicazione - interesserà per cinque settimane il personale delle aree a caldo, a freddo e servizi". L'ammortizzatore sociale è stato chiesto per 8.173 dipendenti, l'intera forza lavoro.
1 giugno ispezione straordinaria dopo denuncia sindacati
E' in programma l'1 giugno l'ispezione straordinaria dell'Ilva all'interno dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal. La struttura commissariale ha già dato il preavviso dei cinque giorni ad ArcelorMittal. Lo apprende Agi da fonti vicine al dossier. L'amministrazione straordinaria Ilva, proprietaria degli impianti, si muove sulla scorta della denuncia fatta dai sindacati metalmeccanici venerdì scorso al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, quando gli ha ricevuti a margine del sit in di protesta dei delegati di fabbrica sotto la stessa Prefettura. In quell'occasione, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm hanno denunciato al prefetto lo stato di complessivo abbandono del siderurgico tra manutenzioni carenti o assenti, produzione al minimo, impianti fermi.
Sindacati: "Non si escludono - in attesa del piano - iniziative o mobilitazioni"
"In attesa della presentazione del piano industriale, non si escludono iniziative o mobilitazioni con il coinvolgimento dei lavoratori, mantenendo lo stato di agitazione. Riteniamo infatti ci siano interventi immediati che richiedono risposte necessarie sia per i lavoratori che per la salvaguardia impiantistica e ambientale". Cosi' Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Taranto, dopo la call conference di ieri. ArcelorMittal, aggiungono, "ha chiesto al Governo 10 giorni di tempo per la presentazione del nuovo piano industriale con cui saremo chiamati a confrontarci, consapevoli del fatto, così come
ricordato dalle segreterie nazionali, che non siamo disponibili a firmare accordi che prevedano esuberi. Infatti, abbiamo ribadito l'importanza dell'accordo del 6 settembre 2018 nel quale è inserita la clausola di salvaguardia occupazionale per i lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria". Fim, Fiom e Uilm hanno illustrato le tante problematiche presenti all'interno dello stabilimento siderurgico a partire dall'utilizzo improprio della cassa integrazione con causale Covid 19, con il conseguente fermo di tutta l'area a freddo, la mancanza di interventi manutentivi sugli impianti, con punte del 90% del personale della manutenzione centrale a cui è stata consegnata la lettera dell'ammortizzatore sociale attualmente in uso, e le attività previste per l'attuazione del piano ambientale.
Sindaco Taranto: "Nessuno vuole tirare in porta il pallone finale, quello vincente"
"Mi sembra come quelle partite di pallone dove si fa melina per arrivare ai supplementari. In realtà nessuno vuole tirare in porta il pallone finale, quello vincente". E' critico il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, sugli esiti della 'call conference' tra Governo, Ilva in amministrazione straordinaria, ArcelorMittal e sindacati metalmeccanici sulle sorti del centro siderurgico di Taranto, attualmente gestito in fitto dalla multinazionale. Il sindaco di Taranto è netto: nessun entusiasmo sulla possibilità che ArcelorMittal rimanga. "E aspetto - sostiene il sindaco di Taranto - che ci coinvolgano e ci convochino all'interno di una cornice ufficiale che è quella dell'accordo di programma".
Arcivescovo: "Continuamente in bilico. Mettere in primo luogo difesa ambiente e dignità lavoro"
"Sono otto anni che sono a Taranto e siamo continuamente in bilico". Lo ha detto oggi, in una intervista alla Radio Vaticana, l'arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, a proposito di ArcelorMittal (ex Ilva) dopo il confronto di ieri con sindacati e Governo presente l'azienda. "Siamo tra segnali positivi, di ripresa del lavoro - ha detto Santoro che è anche presidente della commissione Problemi del lavoro della Conferenza episcopale italiana - e soprattutto di cura dell'ambiente, e segnali negativi in cui tutto si ferma. Chiedo, spero che il Governo possa intervenire e sia messa in primo luogo la difesa dell'ambiente e la dignità del lavoro".
A Genova raggiunto accordo per produzione
E' stato raggiunto un accordo in Arcelor Mittal a Genova, dove da giorni proseguiva la mobilitazione dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali contro la decisione di estendere e aumentare la cig covid comunicata per l'ex Ilva. Lo si apprende dalla Uilm e dalla Fim di Genova. "Di notevole importanza è l'aumento dei lavoratori che da 400 passano a 590 e la rotazione che interessa 800 addetti che lavorerebbero 10 giorni su 20 lavorativi" segnala Antonio Apa della Uilm parlando di "buon accordo che rispetto alla sfida del piano industriale che ci verrà presentato tra dieci giorni consente al sito di Genova di avere le carte in regola per giocare un ruolo determinante negli assetti futuri del piano": "Fim Fiom Uilm hanno prodotto una mediazione possibile con l'auspicio che, nell'assemblea di domani, i lavoratori l'approvino", conclude Apa.