Berlusconi: per ora c'è un solo leader ed è Renzi. Trump come me, parla alla gente comune
Un Berlusconi a tutto campo quello che stamattina ha parlato dai microfoni di Rtl 102.5. Ha spaziato da Milano a Roma, per poi parlare del referendum, di Renzi e anche della sua salute.
“Grazie a Dio sto bene, sono un patriarca con 10 nipoti”
Grazie a Dio sto bene, ho passato veramente una prova che è stata la più difficile della mia vita, ma poco a poco ho recuperato e mi sono rimesso anche nei muscoli, perché tutte le mattine faccio un'ora di ginnastica e di nuoto e per quanto riguarda il fisico, quindi, mi sento di poter dire che mi sento bene". Lo ha detto Silvio Berlusconi ai microfoni di RTL 102.5 questa mattina durante 'Non Stop News'. Come ha vissuto questo periodo di sosta forzata? "Sono davvero un patriarca- risponde Berlusconi- perché ho dieci nipoti, e non sono un numero piccolo. Ieri sono stato a trovare il mio decimo nipotino e l'ho trovato bellissimo, quindi queste cose mi hanno dato veramente molta gioia. In questo periodo sono stato circondato anche dall'amore dei miei figli, che non mi hanno mai lasciato solo, i miei nipotini con cui mi sono divertito molto. Da questo punto di vista quell'intervento, che è stato drammatico per certi versi, ha portato tutta la famiglia a raccogliersi intorno a me, e mi han fatto passare delle ore davvero serene".
Berlusconi "unico leader in politica è Renzi”
"Un mio erede spero ci sia, anche se finora questa scelta non mi si è presentata. Avevo puntato molto su qualcuno, ma poi, addirittura, è passato dall'altra parte, mentre altri personaggi hanno deluso". "Di leader veri nella politica di oggi ce n'è uno solo, si chiama Matteo Renzi - ha aggiunto -. Ma fuori dalla politica, forse, ce n'è qualcuno. Purtroppo dalla politica e' stato buttato fuori".
Referendum: con vittoria no porte aperte a nostra riforma
"L'evviva di Brunetta a chi sostiene il no era pittoresco. Molto importante è invece la materia di cui parliamo, piu' che coloro che la sostengono. Noi pensiamo da sempre a una riforma, e credo che dopo la vittoria del no si può dare avvio a una riforma che coinvolga la maggior parte dei cittadini, mentre Renzi ha diviso l'Italia in due". "La bocciatura di questa riforma aprirebbe le porte a un'altra che va davvero incontro alle esigenze che ha l'Italia, che abbia dentro un limite all'aumento della pressione fiscale, che contenga un taglio drastico dei parlamentari, da 630 a 300 alla Camera e da 315 a 150 al Senato, che contenga il vincolo di mandato e l'elezione diretta del capo dello Stato per sottrarla a partiti e affidarla a cittadini", ha aggiunto.
Roma, Raggi scelta sbagliata
"Credo che la scelta sbagliata l'abbiano fatta i cittadini di Roma, noi avevamo proposto Bertolaso, la persona giusta per risolvere i problemi della Capitale. Oggi i romani si ritrovano con un'amministrazione che non li risolve e li sta peggiorando".
“Mattarella ci va bene, ma fu scelto contro di noi”
"Non è che Sergio Mattarella non ci vada bene come presidente della Repubblica, ma è stato scelto contro di noi. E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ci ha dimostrato che Renzi voleva solo cucirsi misure addosso a se' e al suo partito".
Usa, “Trump come me, parla alla gente comune”
"In maniera molto gentile Trump ha detto di aver studiato il modello di comunicazione e organizzazione politica che avevo messo in campo io, mi fa piacere. Ma con lui ho pochi punti in comune: è vero che siamo entrambi imprenditori e abbiamo lasciato le nostre aziende per fare un servizio al paese, ma la sua storia di imprenditore è diversa dalla mia". "Trump e' stato capace di ascoltare le difficoltà del ceto medio esposto alla crisi e in questo posso dire che è affine a me- aggiunge- non parla il linguaggio dei politici ma della gente comune". Sui programmi di Trump, il leader di Fi aggiunge: "Apprezzo molto il drastico calo delle tasse che intende fare, trovo giustissimo il rafforzamento del controllo all'immigrazione clandestina; non mi piacciono le tentazione protezionistiche e sovrazionistiche. Giudico positivi i rapporti con Putin e la solidarietà a Israele". Poi, precisa: "Un presidente non si giudica dalle dichiarazioni prima delle elezioni, ma dei fatti". La candidata democratica, aggiunge Berlusconi, ha perso perché ha rappresentato la "continuazione" di una classe politica già al potere: "Clinton rappresentava la continuazione di un certo establishment, e' molto negativo che Obama sia sceso in campo per sostenerla".