POLITICA
Pd, Bersani: "La scissione è già avvenuta, ieri solo dita negli occhi"
Intanto è, tra gli altri esponenti democratici, Pier Luigi Bersani a ritornare sullo svolgimento e l'esito della riunione di ieri con Renzi.
"La scissione è già avvenuta"
"Qui non è questione di calendario, il calendario è una tecnica. Qui il problema è se siamo il Pd o il 'PdR'. Io da Renzi non mi aspetto nulla, ma chi ha buonsenso lo metta. Serve buonsenso o sono problemi seri".
Lo dice Pier Luigi Bersani, parlando con i cronisti. "La scissione è già avvenuta. E io mi chiedo come possiamo recuperare quella gente lì", dice Bersani.
“Capilista bloccati? Diamo numeri”
"La gente va a votare quando pensa di poter decidere, altrimenti non ci va. Ma non è che non va e sta tranquilla, non ci va e ti fa un mazzo così... stiamo a parlare di capilista bloccati? Noi diamo i numeri", continua Bersani. "Fondamento della governabilità non in Botswana ma in un paese europeo è avere un minimo di connessione tra popolo e governabili", sottolinea.
"Congresso a giugno? No, è cadere nel ridicolo"
"Bisogna dirci chiaro che cosa siamo noi. Non accetto un partito che lascia un punto interrogativo su quel che vuole fare". E se Renzi convocasse il congresso non ad aprile ma a giugno? "Io non ci cado nel ridicolo". Pier Luigi Bersani rilancia, con queste parole, la proposta del congresso in autunno.
"Voglio capire se diamo un percorso ordinato e diciamo che si vota a scadenza legislatura salvo che arrivi un meteorite da marte, ovviamente il congresso va fatto in tempi ordinari preparandolo per bene da qui a giugno, ci mettiamo alle spalle la legge elettorale in modo da capire la nostra proposta in quale contesto la mettiamo, facciamo le amministrative e prepariamo il congresso. Come? Ha detto bene Orlando, per esempio con una discussione preliminare di quadro e insieme discutendo con i mondi esterni perché il Pd non può essere autosufficiente", sottolinea Bersani.
"No a congresso avventura"
Bersani dice "no ad un congresso avventura. Quante federazioni sono commissariate? Quando abbiamo fatto il congresso ci abbiamo messo sei mesi...". "Vediamo - aggiunge parlando con i cronisti - se c'è qualcuno che possa riprendere in mano questa situazione. La minoranza è andata alla direzione con un'apertura enorme e invece si dice avanti così va tutto bene". "Il governo - riflette Bersani - potrebbe certamente aiutare. La data elettorale non può essere una roba da addetti ai lavori. Non puoi lasciare un Paese nel frullatore", conclude, "non si riuscirà a discutere di legge elettorale o di amministrative. Facciamo pagare agli italiani un prezzo troppo alto".
"Garantire sostegno al governo"
Per il deputato Pd, ex segretario del partito, infine, occorre chiarezza: "bisogna garantire l'ordinaria amministrazione di questo governo. Non si può lasciare aperto questo interrogativo sulla durata della legislatura e su quando si va a votare. Non accetto che siamo un partito che lascia un punto interrogativo su quello che facciamo, stiamo parlando di far dimettere Gentiloni in streaming. Non è possibile", dice Pier Luigi Bersani.