Cernobbio, Boldrini: "Italia al palo, le riforme non bastano. Il Parlamento non sia un ring"

07 settembre 2014"Le riforme sono imperative, ma non ci dobbiamo fermare a quelle", perché "siamo al palo, siamo fermi, un immobilismo che non è più sostenibile in questo Paese". Lo ha detto il presidente della Camera Laura Boldrini da Cernobbio, dove ha partecipato al workshop Ambrosetti. La Boldrini nel corso del suo intervento ha anche richiamato le il Parlamento alla maturità durante l'esame delle riforme costituzionali: "La Camera non sia un ring". 

"Confido nel buonsenso dei gruppi parlamentari - ha detto - perché è chiaro a tutti che non giova e non piace agli italiani vedere l'Aula parlamentare come un ring. Questo fa male alla politica".

Diminuire le tasse alle imprese che investono
La competitività non si raggiunge abbassando lo stipendio dei lavoratori o "delocalizzando ma puntando su una produzione di qualità" ha aggiunto invitando all'innovazione e ricordando che domani alla fiera internazionale di Chicago un italiano costruirà "la prima automobile con stampante 3D".

Boldrini: "Art. 18? Le priorità sono altre. Serve responsabilità"
Ci sono altre priorità rispetto alla cancellazione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori: di questo è convinta Laura Boldrini. Il presidente della Camera ha detto di avere incontrato tanti lavoratori e imprenditori e "raramente", ha aggiunto, hanno enunciato tra le cose essenziali questa. "Ho sentito altre priorità: alleggerire il carico fiscale, favorire l'accesso al credito, semplificare la burocrazia", poi migliorare la giustizia civile ed estendere la banda larga.

Bindi? Rispettiamo ministre giovani
In merito al giudizio della parlamentare Pd Rosy Bindi sulle ministre del governo Renzi, la Boldrini ribatte: "Credo che sia il suo punto di vista, ma bisogna andare oltre: hanno una loro connotazione ed esperienza politica, seppure molto giovani. E vanno rispettate in quanto tali". 

Boldrini, Governo trovi soluzione per forze ordine
'"Le forze di polizia fanno un lavoro essenziale per il paese: io capisco la loro frustrazione ma non sono d'accordo coi toni troppo accesi, perché questo non si giustifica'' ha detto la presidente della Camera sulla protesta per il blocco degli stipendi alle forze dell'ordine. ''Al tempo stesso - ha aggiunto - spero ci possa essere un margine di negoziato e che il governo sia in grado di trovare qualche soluzione''.