ITALIA
Buona scuola, arriva l'assunzione per "chiamata diretta"
Da quest'anno i dirigenti scolastici potranno scegliere i docenti in base alle competenze e non per anzianità
La novità è il frutto di un accordo siglato tra ministero dell'Istruzione e sindacati e partirà il 18 luglio.
Sarà quindi la scuola a scegliere direttamente i docenti verificando, in base al proprio progetto formativo, se questi rispondano a quattro criteri su venti che il ministero fornirà nei prossimi giorni.
Ogni dirigente sceglierà le quattro caratteristiche che l'insegnante di cui l'istituto ha bisogno deve avere e assumerà il docente che le possiederà. Nel caso in cui non ci sia nessuno che risponda a tutti i requisiti, sarà possibile scendere a tre caratteristiche soddisfatte. In caso di due insegnanti a parimerito, entrerà in ruolo quello con maggiore punteggio.
Ogni dirigente scolastico potrà quindi decidere se gli fa comodo un insegnante con alte certificazioni in inglese, che abbia esperienze di Clil (lezioni solo in lingua), preparazione informatica e almeno cinque anni trascorsi con ragazzi disagiati. Chi avrà queste quattro caratteristiche, sarà assunto. Se nessuno le possiederà tutte e quattro, si assumerà chi ne potrà vantare almeno tre. Se ci saranno due docenti con quattro caratteristiche entrerà, a questo punto sì, quello con maggiore punteggio.
Il sottosegretario Davide Faraone, che ha condotto gli incontri con le parti, ha detto: “E’ una svolta epocale e devo dare atto ai sindacati di aver avuto uno spirito costruttivo. Con l’accordo consentiremo agli istituti di scegliere in autonomia gli insegnanti di cui hanno bisogno ed eviteremo una deregulation selvaggia. Per la prima volta le scuole decideranno di quali insegnanti hanno bisogno per portare avanti il loro piano formativo e questi ultimi non saranno selezionati in base all’anzianità, ma per il loro profilo professionale che hanno costruito in anni di studio e lavoro. Ogni istituzione scolastica, e sarà la prima volta, non vedrà assegnati i docenti in base a meccanismi burocratici”.