ITALIA
Le misure contro la pandemia
Calabria. "Chiuso" anche Cutro, terzo comune nella regione
Dopo Montebello Jonico (Reggio Calabria) e San Lucido (Cosenza), chiuso Cutro (Crotone). La governatrice: misura resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni
La presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha comunicato di di aver chiuso il comune di Cutro in provincia di Crotone. L'ordinanza si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni, ha detto Santelli. E’ la terza ordinanza di "chiusura" di un comune calabrese adottata dall'inizio dell'emergenza sanitaria: i primi due comuni sono stati Montebello Jonico (Reggio Calabria), dove si è verificato il primo decesso nella regione, e San Lucido (Cosenza).
Anche l'ordinanza relativa a Cutro - spiega Santelli - "prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno varcare i confini comunali - evidenzia il presidente della Regione – gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all'emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l'obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. L'ordinanza – conclude Santelli - consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".
Anche l'ordinanza relativa a Cutro - spiega Santelli - "prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno varcare i confini comunali - evidenzia il presidente della Regione – gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all'emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l'obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. L'ordinanza – conclude Santelli - consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".