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POLITICA

Bernini: "Scelta opportuna"

Cashback. Patuanelli: "Sospensione è un errore, rivedere decisione"

"Il cashback ha consentito in questi mesi un maggiore utilizzo della moneta elettronica, un migliore tracciamento dei pagamenti, la riduzione del nero e dell’evasione fiscale"  ha detto il deputato dem, Michele Bordo. Meloni: "Unici a dire che era idiozia"

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Lo stop al programma cashback dal prossimo 1 luglio - proposta discussa nel corso della cabina di regia di ieri a Palazzo Chigi - sta sollevando numerose reazioni. "La sospensione del cashback è un errore, l'ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione" scrive su twitter il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli (M5s). E  i portavoce del Movimento in Commissione Finanze alla Camera aggiungono: "La sospensione del meccanismo del cashback è un grave errore. Ha stimolato l'uso dell'app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati. L'incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola.

I dati sui consumi avrebbero raggiunto i 14 miliardi entro fine 2022 con 2,5 miliardi di nuove entrate per lo Stato e senza introdurre nessuna nuova tassa. Fino ad oggi, sono 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito con un totale di 784,4 milioni di transazioni e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati. Di fatto, si sceglie inopinatamente di tornare al passato, invece di sostenere un programma anti-evasione che sta funzionando. Questa battaglia, evidentemente, non interessa ad altre forze politiche, abituate a riempirsi la bocca di lotta all'evasione senza mai passare ai fatti. Ci auguriamo che si torni indietro sulla decisione presa in Cabina di Regia". 

Anche il Partito Democratico è piuttosto critico nei confronti di quanto emerso dalla cabina di regia. "Non condivido la scelta di sospendere il cashback per il prossimo semestre. Una cosa è correggere ciò che non ha funzionato del meccanismo, altra cosa è sospenderlo. Il cashback ha consentito in questi mesi un maggiore utilizzo della moneta elettronica, un migliore tracciamento dei pagamenti, la riduzione del nero e dell’evasione fiscale" -  ha detto il deputato dem, Michele Bordo, responsabile Pd per la Coesione e il Mezzogiorno - Per tutte queste ragioni, è un errore tornare indietro. Spero che ci sia spazio per rivedere la decisione assunta ieri dalla cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi". 

A favore della sopensione del cashback, Forza Italia. ''La sospensione del Cashback nel secondo semestre dell'anno è una decisione di buonsenso che farà risparmiare più di mezzo miliardo alle casse dello Stato, e il nostro auspicio è che si tratti di uno stop definitivo, perché si tratta di una misura demagogica i cui costi hanno ampiamente superato i benefici - spiega la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini - E pensare che il governo Conte lo aveva perfino inserito nel Pnrr nonostante la Banca centrale europea, oltre che le associazioni dei commercianti, avesse espresso critiche molto circostanziate a un provvedimento che ha innescato tra l'altro la corsa di migliaia di furbetti intenti a frazionare lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale. Col super premio di fine giugno calerà dunque il sipario sul Cashback, ed è il finale che Forza Italia auspicava da tempo''. 

Sulla stessa lunghezza d'onda, dalle fila dell'opposizione, la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Il cashback sarà 'sospeso' dal 1 luglio. Fratelli d’Italia è stata l’unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi -sottolinea la Presidente di Fdi - I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso. Come sarebbe dovuto essere in una Nazione normale". 
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