ITALIA
Il procuratore di Roma nel corso di un'audizione al Copasir
Caso Regeni. Pignatone: noi fatto possibile, situazione di stallo
Dopo 5 indagati nessun passo avanti da parte autorità egiziane
Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di 5 esponenti di servizi segreti e polizia investigativa egiziani, da parte delle autorità giudiziarie del Cairo non ci sono stati passi o aperture, mentre da parte italiana è stato fatto tutto il possibile.
Lo ha detto, a quanto apprende l'Ansa, il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone nel corso di un'audizione oggi al Copasir.
Fratoianni: governo convochi ambasciatore Egitto a Farnesina
"Rinnoviamo al governo la richiesta fatta alcuni giorni fa: venga convocato alla Farnesina l'ambasciatore dell'Egitto". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali. "Sull'omicidio di Giulio Regeni dopo 3 anni abbiamo oggi - prosegue il leader di Si - la denuncia del procuratore della Repubblica di Roma sullo stallo e sulla non collaborazione del regime di Al Sisi, abbiamo le continue minacce ed intimidazioni nei confronti dei collaboratori egiziani della famiglia Regeni che cercano verità e giustizia. Cosa aspettano il premier Conte e il ministro Moavero?". "Il loro silenzio rischia di essere complice del regime egiziano - conclude Fratoianni - altro che esigere verità e giustizia per un nostro concittadino".