ITALIA
Scuola, accordo raggiunto sul concorso dei precari: prova scritta dopo l'estate
Il premier Conte ha ricompattato la maggioranza: prova scritta per i 32mila insegnanti ma non attraverso un quiz e non ad agosto. M5s-Iv che insisteva sulla necessità di procedere a concorsi ad agosto. La proposta di Pd e Leu, invece, prevedeva l'assunzione in base alla graduatoria per titoli e un concorso alla fine dell'anno scolastico. Domani pomeriggio si cominceranno a votare gli emendamenti al dl in commissione a palazzo Madama
Sul tema dei concorsi è stato superato quindi lo scoglio che divideva i rosso-gialli, con l'inedito asse M5s-Iv che insisteva sulla necessità di procedere a concorsi ad agosto. La proposta di Pd e Leu, invece, prevedeva l'assunzione in base alla graduatoria per titoli e un concorso alla fine dell'anno scolastico. La mediazione del presidente del Consiglio riporta il sereno e dovrebbe garantire che sul dl ci siano i numeri necessari sia al Senato che alla Camera. I dem parlano di "moderato ottimismo", anche per Leu si è trattato di un passo avanti, mentre il ministro Azzolina si dice pronta a tradurre l'accordo in una norma da inserire nel decreto. "Vogliamo ridurre il precariato, per dare più stabilità alla scuola, e vogliamo farlo attraverso una modalità di assunzione che garantisca il merito", sintetizza il responsabile dell'Istruzione. "Abbiamo 78 mila insegnanti da assumere nel primo e secondo ciclo fra concorsi ordinari e concorso straordinario. Fra gli aspiranti anche migliaia di giovani che - osserva ancora l'esponente pentastellata - si preparano da tempo e vogliono avere la loro occasione per cominciare ad insegnare". Il presidente del Consiglio si è detto soddisfatto dell'accordo. "Ha vinto - dicono dal Pd - non una parte politica, ma il buon senso. La soluzione individuata ci convince perché va nella direzione che abbiamo sempre auspicato. Ringraziamo dunque la maggioranza, la ministra e il presidente del Consiglio per il grande lavoro fatto".