POLITICA
Nuovi paletti
Conflitto d'interessi, arriva la norma M5S anti milionari. Di Maio: 'Domani presentiamo la legge'
Secondo la proposta del M5S è previsto che l'elezione a membro del Parlamento sia incompatibile con altri incarichi elettivi. Scettico Salvini
![](/dl/img/2019/05/310x0_1557604414405.LP_9683391.jpg)
In questo modo il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio, durante un incontro elettorale a Pescara, ha parlato della volontà di riformare la legge sul conflitto d'interessi del M5S, riferendosi a Silvio Berlusconi, che non ha mai citato, ma mostrando un video in cui il leader di Forza Italia invita gli elettori del M5S a svegliarsi.
Nella proposta M5S sul conflitto di interessi e le incompatibilità, secondo quanto circolato fin qui, l'ufficio di membro del Parlamento, nazionale o europeo, è incompatibile con qualsiasi ufficio o carica pubblica anche di natura elettiva o qualsiasi ufficio, carica o funzione in enti o organismi di diritto pubblico, anche economici, imprese o società, pubbliche o private, consorzi, ovvero aziende speciali o authorithy.
La proposta sulla legge sul conflitto d'interessi, che sarà presentata nelle prossime ore dal M5S, contiene la norma 'anti milionari' perché i soggetti con un patrimonio mobiliare o immobiliare superiore ad euro 10 milioni, anche tramite terzi ad eccezione dei titoli di Stato, non potranno ricoprire alcun incarico di governo statale o locale e nelle autorità di vigilanza.
La replica del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini all'invito del vicepremier Luigi Di Maio a firmare la proposta di legge sul conflitto di interessi è stata immediata. Il segretario del Carroccio, prima di un comizio ad Albenga, in Liguria, così si è espresso: "Mi hanno detto che Di Maio vuole la legge sul conflitto di interessi. Siamo pronti a firmare tutto quello che c'è nel contratto di governo anche se, modestamente, tutte le persone che incontro mi chiedono la riduzione delle tasse alle famiglie e alle aziende ed eliminate gli studi di settore".
Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, stigmatizza: "Prima c'è da affrontare il mondo Casaleggio". "Il M5S vuole modificare la legge sul conflitto d’interessi, varata dal governo Berlusconi nel 2004, ma il primo conflitto d’interessi su cui dovrebbe legiferare è proprio il suo. Il Movimento, infatti, è controllato da una società privata che impone ai suoi parlamentari l’agenda di governo tramite l’utilizzo di una piattaforma digitale. Il sistema di gestione di Rousseau solleva una serie di dubbi e preoccupazioni sul metodo e la trasparenza dell'esercizio democratico” ha affermato la deputata di FI Bergamini, promotrice dell'istituzione di una Commissione d'inchiesta parlamentare sull’utilizzo dei Big Data. “Insomma, sembra quanto meno pretestuoso volere fare una legge sul conflitto d'interessi senza prima affrontare le questioni riguardanti il mondo della Casaleggio Associati" concludendo Bergamini "Meglio pensare alle vere urgenze del Paese, come il lavoro che non c'è".