ITALIA
Omicidio rivendicato dall'Isis
Il cooperante ucciso in Bangladesh e il sogno spezzato: "Voleva tornare a vivere nel suo casolare"
Cesare Tavella era nato nel 1964 a Milano ed era residente a Casola Valsenio, in provincia di Ravenna. Il sindaco Nicola Iseppi: "Scioccante quello che è successo". La Farnesina sta verificando l'autenticità della rivendicazione dell'Isis
Casola Valsenio (Ra)
Cesare Tavella, il cooperante ucciso da un commando armato in Bangladesh e che lavorava per una ong olandese, era nato nel 1964 a Milano ed era residente a Casola Valsenio, paese dell'Appennino Ravennate al confine con la Toscana. Secondo le verifiche dei carabinieri di Ravenna, Tavella, veterinario, dopo essersi trasferito da Milano e prima di andare a vivere a Casola aveva abitato a Bagnacavallo, nella pianura Ravennate, dove vivono ancora i suoi familiari. E nella casa di Bagnacavallo dove vivono i genitori di Cesare Tavella, è il momento del dolore. L'omicidio di Tavella è stato rivendicato dall'Isis e la Farnesina ne sta verificando l'autenticità.
Il dolore del sindaco di Casola Valsenio: "Scioccante quello che è successo"
Dolore è stato espresso anche dal sindaco di Casola Valsenio, Nicola Iseppi: "Quello che è successo - ha detto il primo cittadino del paesino del Ravennate - mi ha scosso molto. Cesare Tavella aveva il sogno di vivere in questa parte della Romagna con la sua famiglia. Il mio messaggio di cordoglio va ai familiari". Il cooperante italiano qualche anno fa aveva acquistato un podere proprio a Casola. Sulle colline fuori dal centro del paese in località Castellaro, l'uomo aveva ristrutturato un casolare dove tornava nei periodi di pausa dalle missioni all'estero. Il terreno, poi, lo aveva affittato dedicandosi all'attività di cooperante. "Personalmente non lo conoscevo - ha detto Iseppi intervistato - e non era frequentemente a casa essendo spesso fuori in missione. Credo che l'ultima volta che si era fermato a Casola Valsenio fosse stato a Ferragosto. E' scioccante quello che è successo".
Il dolore del sindaco di Casola Valsenio: "Scioccante quello che è successo"
Dolore è stato espresso anche dal sindaco di Casola Valsenio, Nicola Iseppi: "Quello che è successo - ha detto il primo cittadino del paesino del Ravennate - mi ha scosso molto. Cesare Tavella aveva il sogno di vivere in questa parte della Romagna con la sua famiglia. Il mio messaggio di cordoglio va ai familiari". Il cooperante italiano qualche anno fa aveva acquistato un podere proprio a Casola. Sulle colline fuori dal centro del paese in località Castellaro, l'uomo aveva ristrutturato un casolare dove tornava nei periodi di pausa dalle missioni all'estero. Il terreno, poi, lo aveva affittato dedicandosi all'attività di cooperante. "Personalmente non lo conoscevo - ha detto Iseppi intervistato - e non era frequentemente a casa essendo spesso fuori in missione. Credo che l'ultima volta che si era fermato a Casola Valsenio fosse stato a Ferragosto. E' scioccante quello che è successo".