ITALIA
Turismo, Federalberghi: "Senza americani ci manca ossigeno"
Il punto debole del turismo dell'estate 2020 in piena era pandemica, secondo il presidente di Federalberghi, è che "gli italiani non spendono quanto gli stranieri" e anche noi italiani "quando andiamo all'estero, ci trattiamo meglio di quanto facciamo di norma". Quindi, "calcoliamo che se le presenze di italiani saranno il 50%, le entrate ammonteranno però al 40%. E poi non si tratta soltanto di quanto incasseranno gli hotel: le abitudini di spesa degli stranieri incidono di più sull'indotto".Difficile perciò fare calcoli su come andrà la stagione. Pertanto Bocca suggerisce: "Apettiamo di capire se chi arriva dalla Gran Bretagna dovrà fare la quarantena oppure no. Ospiti dalla Germania e dall'Inghilterra potrebbero essere un'ancora di salvezza per le città d'arte. Ma in ogni caso, quando il turismo ricco arriva in Italia ne beneficiano tutti, perché i russi che vanno a Forte dei Marmi visitano anche Firenze". Ma Bocca ipotizza anche che quella già iniziata sia già una stagione compromessa perché "il 30% delle strutture non riaprirà" e per questo motivo chiede al governo "di aiutare chi lo farà, e che quindi non usufruirà della cassa integrazione, con sgravi sul costo del lavoro".