Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/cosa-contiene-la-bozza-della-carta-dei-diritti-in-internet-ea0fcaf8-8d80-49f6-a94c-0461b4f6b733.html | rainews/live/ | true
TECH

Tutti possono contribuire alla versione definitiva

Diritti e doveri su internet, cosa dice la bozza di Dichiarazione

Si chiede ad ogni cittadino di fornire un contributo fattivo per l’adozione di una Carta dei diritti in Internet. Con questo obiettivo, la Commissione internet per i diritti dei cittadini apre la consultazione pubblica. Suggerimenti e commenti possono essere inviati dal 27 ottobre, per quattro mesi.

Condividi
di Celia GuimaraesRoma Una Dichiarazione dei diritti di Internet che vuole essere strumento indispensabile per dare fondamento costituzionale a principi e diritti nella dimensione sovranazionale.
 
“Questa Dichiarazione dei diritti in Internet è fondata sul pieno riconoscimento di libertà, eguaglianza, dignità e diversità di ogni persona. La garanzia di questi diritti è condizione necessaria perché sia assicurato il funzionamento democratico delle Istituzioni, e perché si eviti il prevalere di poteri pubblici e privati che possano portare ad una società della sorveglianza, del controllo e della selezione sociale”. Questo recita il preambolo della bozza della Dichiarazione, che propone 14 grandi temi. La consultazione pubblica, che durerà quattro mesi, si apre il 27 ottobre.

Il riconoscimento e garanzia dei diritti anche su internet, così come già riconosciuti dalle costituzioni, dalle leggi e dalla carta dei diritti dell’Ue. Il diritto di accesso alla rete, in condizioni di parità tecnologica, con il superamento di ogni forma di digital divide.

La neutralità della rete senza alcun condizionamento sia su fisso che su mobile. Tutela dei dati, partendo dal consenso effettivamente informato e diritto all’autodeterminazione, vale a dire poter accedere ai propri dati e chiedere che siano modificati o cancellati.  Poi c’è l’inviolabilità dei dati su dispositivi personali, salvo autorizzazione del giudice e nei casi previsti dalla legge.

Tre punti sono dedicati alla privacy, con riferimento al diritto all’identità, il diritto all’oblio e la facoltà di avere garantito l’anonimato per esercitare in piena sicurezza i propri diritti civili e politici.

Diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme  riguarda il dovere di ricevere informazioni sulle condizioni contrattuali e di poter recedere in caso di cambiamento delle stesse.

La sicurezza della rete è un argomento che probabilmente farà discutere. Il punto specifico recita: “La sicurezza in Rete deve essere garantita come interesse pubblico, attraverso l’integrità delle infrastrutture e la loro tutela da attacchi esterni, e come interesse delle singole persone. Non sono ammesse limitazioni della libertà di manifestazione del pensiero; deve essere garantita la tutela della dignità delle persone da abusi connessi a comportamenti negativi, quali l’incitamento all’odio, alla discriminazione e alla violenza”. In che modo gli abusi saranno puniti? sicuramente seguirà un acceso dibattito.

Con il diritto all’educazione si vuole garantire che i cittadini possano accedere a internet ed infine, all’ultimo punto, sono elencati i criteri per il governo della rete, partendo dal principio che “Internet richiede regole conformi alla sua dimensione universale e sovranazionale (…) per garantire il suo carattere aperto e democratico”.
Condividi