Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/covid-italia-da-lunedi-quasi-tutta-gialla-5-regioni-arancioni-ecab9c6f-43f7-478e-b6f0-e8bc18ff0aa3.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Lombardia e Lazio ok

Covid. Italia quasi tutta gialla, 5 le regioni arancioni

Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane". Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, entrando questa mattina al ministero

Condividi
Una boccata d'ossigeno per l'Italia, che torna in gran parte gialla da domani - a un anno dai primi casi importati di Covid-19 - a partire da Lombardia e Lazio, con il livello minimo di restrizioni previste. Diventeranno arancioni la Sicilia e la Provincia autonoma di Bolzano, mentre Puglia, Sardegna e Umbria lo resteranno. Tutte le altre regioni e la Provincia autonoma di Trento saranno gialle e potranno innanzitutto riaprire bar e ristoranti a pranzo.  Ma il ministro Speranza avverte "Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane".

Sparisce il rosso dalla mappa del paese
Sparisce insomma il rosso dalla mappa del paese, ci si potrà muovere all'interno delle regioni gialle, ma resterà in vigore il divieto di spostamento anche tra queste fino al 15 febbraio. "Numerose regioni torneranno in zona gialla - commenta Speranza - questa è una buona notizia, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. La sfida al virus è ancora molto complessa". In sostanza Speranza avrebbe chiesto una interpretazione diversa delle norme rispetto a quella adottata finora, secondo quanto ricostruito. Per passare da una zona più rigida a una più soft dovevano trascorrere due settimane con dati compatibili con la fascia inferiore, ma si iniziava a calcolare dalla prima settimana in cui i dati erano migliorati. Di fatto dunque erano necessarie tre settimane di numeri da 'gialla' per abbandonare l'arancione. Ora invece bastano 14 giorni e due monitoraggi.

Cts ha preso atto del miglioramento complessivo della situazione epidemiologica
Il Comitato Tecnico Scientifico, secondo quanto si apprende, ha preso atto del miglioramento complessivo della situazione epidemiologica, che riguarda sia l'incidenza sia l'Rt, con l'eccezione dell'incidenza in Alto Adige e dell'Rt in Molise. "Per  il resto si rimanda alle valutazioni già previste dalla norma", afferma una fonte del Cts. Insomma sembrano aver avuto effetto le pressioni dei Governatori per rendere più semplici i passaggi da una fascia all'altra. In base al monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità (Iss) le regioni avevano praticamente tutte parametri da giallo, tranne l'Umbria. Si eviterà così un nuovo scontro tra i Presidenti di regione e il governo, peraltro dimissionario.

Governatori: "Bene ripartenza attività economiche, ma mantenere alto livello attenzione"
Per il Governatore della Lombardia Attilio Fontana il passaggio in giallo "credo sia un doveroso e giusto riconoscimento ai tanti sacrifici che i cittadini hanno compiuto in questi mesi e in queste settimane", per il leader del suo partito, la Lega, Matteo Salvini, "dopo i ricorsi e le denunce fatte dalla regione, la Lombardia torna zona gialla". E' il contenzioso con l'Iss che, ha elencato gli errori della regione.

"Premiati gli sforzi e i sacrifici di queste settimane da parte dei cittadini, attività economiche, comunità locali", scrive il Presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ma "attenzione continuiamo a dimostrare responsabilità". "Le zone non sono un gioco a premi dove si vince o si perde  - afferma il veneto Luca Zaia - siamo ancora nel pieno della pandemia, ed è fuori luogo pensare che sia finita".

Stessa linea di Nicola Zingaretti nel Lazio giallo: "Una buona notizia che darà respiro all'economia. Ora però manteniamo alto il livello di attenzione". "Sono contento che la Puglia rimanga arancione, che secondo me è il posizionamento più giusto - aveva detto invece già prima della decisione di Speranza il Governatore della Puglia Michele Emiliano - ho sempre sostenuto che dovrebbe essere il posizionamento di tutta Italia".

Torre Annunziata diventa zona arancione: stop scuole e ristorazione
Il Comune di Torre Annunziata diventa zona arancione, mentre il territorio regionale continuerà ad essere considerato di colore giallo. A seguito dell'aumento esponenziale dei contagi da Coronavirus sul territorio oplontino, il sindaco Vincenzo Ascione ha sollecitato un intervento dell'Unità di crisi regionale per l'emergenza Covid-19. Dal 1 all'8 febbraio sono sospese dell'attività didattica in presenza di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, pubblici e privati, presenti sul territorio di Torre Annunziata, e dei servizi educativi della scuola dell'infanzia (sistema integrato di educazione ed istruzione 0-6 anni).

Sempre dal 1 all'8 febbraio sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, a condizione che vengano rispettati i protocolli o linee guida dirette a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 22, la ristorazione con asporto con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. L'ordinanza sindacale prevede inoltre la sospensione del mercato settimanale del venerdì negli spazi antistanti lo stadio comunale Giraud, ad eccezione dell'esercizio delle attività di vendita di generi alimentari
Condividi