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POLITICA

Crisi di Governo

Salvini: "Se c'è una maggioranza per fare riforme, ragioniamo, altrimenti il voto"

"Non voglio governi contro, ma governi per...". "Escludo che si possa arrivare a un governone con Zingaretti, Di Maio, Boldrini e Berlusconi". "Conte da venerdì sarà il passato"

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"Se c'è in Parlamento una maggioranza disposta a sostenere poche riforme: fiscale, giustizia, lavoro, pensioni e cantieri ovunque, ragioniamoci, altrimenti se dobbiamo tirare a campare, votiamo". Così si è espresso il segretario leghista Matteo Salvini nel corso di un convegno sulla Shoah, sollecitato sulla crisi di governo.

Il piano B
"La prima opzione che portiamo al Colle venerdì è il voto, ma non è l'unica", ha affermato. "A Mattarella diremo che le scene che stiamo vedendo sono aberranti, i senatori in vendita non è cosa dignitosa, chiederemo al capo dello Stato se questo Parlamento può garantire una maggioranza solida, se la risposta è sì, per me l'unica possibilità, all'interno di questo Parlamento, è un governo a guida centrodestra". "A mio avviso Conte non avrà i numeri per andare avanti e venerdì sarà una parentesi del passato".

No ai governi di esclusione
"Ora viviamo una surreale crisi di governo - ha continuato - perché questo governo Pd-M5s è nato per antitesi, sennò c'era il rischio che si andasse al voto e avrebbe potuto vincere Salvini. No ai governi ad esclusione, mi piacerebbe avere un governo per, non contro". "Oggi è nato in Senato un gruppo di viandanti, lo chiamano 'europeista', ma non fai un bel servizio all'Europa". 

Il governone, per fare cosa?
"Mi rifiuto di pensare a un governo Pd-5 Stelle-Leu Boldrini e Forza Italia, mi rifiuto io a nome di Forza Italia per il bene che voglio a Silvio Berlusconi, a FI e per l'idea del centrodestra che governa la maggioranza dei comuni e delle regioni nel Paese. La domanda non è con chi, ma per fare cosa".  "No a governoni da Zingaretti a Di Maio, Boldrini e Berlusconi, non penso sia plausibile".
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