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POLITICA

Il bilancio 2015, i temi e gli appuntamenti del 2016

Opposizione all'attacco dopo il discorso di fine anno di Matteo Renzi

Il M5S con Grillo: "L'incenerimento è primario e strategico in barba alla riduzione dei rifiuti". Berlusconi terrorizzato dalla possibilità che "il paese vada in mano al Pd e a M5s, banda di incapaci e sfasciacarrozze". Salvini, invece, attacca direttamente il premier : "Per Renzi il 2015 è stato meglio delle previsioni... Forse migliore per lui e per i suoi amici che si sono arricchiti"

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Roma Opposizione all'attacco dopo il primo ministro Matteo Renzi che ha tenuto, come è consuetudine, in una conferenza stampa nell’auletta dei gruppi di Montecitorio per tracciare il proprio bilancio del 2015 e anticipare temi e appuntamenti del 2016.

Movimento 5 Stelle
Beppe Grillo, sul suo blog, torna ad attaccare l'esecutivo sull'emergenza smog sostenendo che "il regalo di fine anno del governo per gli italiani è arrivato. Circola infatti una nuova bozza di decreto per la realizzazione di altri impianti di incenerimento indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri, all'Ufficio di Gabinetto e alla Direzione generale del ministero dell' Ambiente relativa a 9 nuovi inceneritori". Secondo il leader del Movimento 5 Stelle "con i 40 già attivi e i sei in fase di realizzazione, in Italia il totale sarà di 55 inceneritori. L'esecutivo - continua - si è inventato di sana pianta che l'incenerimento è primario e strategico in barba alla riduzione dei rifiuti, il recupero materia e la raccolta differenziata. Del resto, accontentare le municipalizzate di partito è prassi ormai nota".

Lega Nord
Il il leader della Lega Nord Matteo Salvini risponde direttamente alle parole pronunciate dal premier nel discorso di fine anno: "Per Renzi il 2015 è stato meglio delle previsioni... Forse migliore per lui e per i suoi amici che si sono arricchiti, non per i milioni di italiani che hanno perso lavoro, casa e azienda. Un governo che non tocca la legge Fornero, che non abolisce gli studi di settore, che salva i banchieri e uccide i risparmiatori deve andare in esilio subito", e promette: "Ce la metterò tutta per mandare a casa il bugiardo prima possibile!". 

Forza Italia
Il leader di Forza Italia Berlusconi, come Grillo, non risponde direttamente al discorso di Renzi ma continua la sua analisi politica:"Abbiamo di fronte una possibilità di terrore e cioè che il paese vada in mano al Pd e a M5s, banda di incapaci e sfasciacarrozze. Dunque tocca a noi". Queste le parole pronunciate da Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico a una convention di Forza Italia, organizzata a San Vitaliano (Napoli) dal deputato Paolo Russo. Quella attuale, ha continuato, è una "situazione non democratica, non siamo più in una democrazia, l'attuale governo non è sostenuto da maggioranza legittima e ha un presidente abusivo. Non è solo un governo non democratico ma è anche contro il volere del popolo". 

Sinistra italiana
Per il senatore di Sinistra italiana Alfredo D'Attorre la realtà del Paese è opposta a quella raccontata dal premier: "La conferenza stampa di Renzi ha dipinto il solito mondo parallelo rispetto alla realtà che milioni di italiani vivono ogni giorno". Poi aggiunge che "su un punto Renzi ha ragione: l'appuntamento decisivo sarà il referendum del prossimo autunno. L'unica consolazione della conferenza di fine anno di oggi è che sarà l'ultima con Renzi premier, perché a ottobre sarà il pronunciamento democratico dei cittadini italiani a chiudere l'esperienza di un governo che ha vissuto di propaganda, ha aumentato le disuguaglianze, ha colpito il lavoro e la scuola e non ha saputo difendere gli interessi italiani in Europa".

Fratelli d'Italia
Il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni affida a Facebook il suo commento. "Renzi si vanta della crescita del Pil dello 0,8% in Italia, dimentica però di dire che è tra i dati peggiori dell'Unione Europea: Francia +1,2%, Germania +1,7%, Olanda +1,9%, Polonia +3,6% e Repubblica Ceca +4,3%. La verità è che l'Italia prova a correre, grazie ai nostri imprenditori e ai nostri lavoratori, il problema è che deve correre con le zavorre Renzi e Alfano sulle spalle. E purtroppo perde terreno rispetto al resto d'Europa". 

 Italia unica
Italia Unica, il movimento guidato da Corrado Passera ha diffuso una nota in cui si sostiene che "la conferenza stampa di fine anno di Matteo Renzi conferma le doti di comunicatore del presidente del Consiglio ma non fuga, anzi aggrava, le preoccupazioni per la situazione del Paese. Il punto politico, tuttavia, è un altro. Ed è che più Renzi si ostina a decantare le meraviglie di un'azione di governo che alla resa dei conti e nonostante le enfatizzazione mediatiche resta assai carente e contraddittoria, più le forze anti-sistema, da Grillo a Salvini, facendo leva sull'insoddisfazione e sulla delusione degli italiani, prosperano". Inoltre, conclude Italia Unica "Renzi punta tutto sul referendum confermativo delle riforme costituzionali del prossimo ottobre ma prima del referendum ci sono le amministrative, che coinvolgono le principali città italiane. Per quanto il premier le esorcizzi, la vera cartina di tornasole della sua popolarità e del suo consenso sta lì. Fossimo in lui, per come stanno procedendo le cose nel Pd sulle candidature a sindaco, metteremmo da parte le slides per dare più ascolto ai problemi veri delle persone. A partire dallo smog che assedia i principali centri urbani", conclude Italia Unica.

Scelta civica
Il deputato di Scelta Civica e presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Andrea Mazziotti ha scritto in una nota gli appunti al discorso di Renzi. "Oggi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha affermato che tagliare le partecipate degli enti locali non porta risparmi sul bilancio dello Stato, ma semmai un risparmio sulle bollette. Sul primo punto non sono d'accordo. Lo stesso Renzi ha promesso di ridurre le partecipate da 8.000 a 1.000. Se si chiudono 7.000 società inutili i risparmi ci sono per forza. Del resto quasi 3.000 di queste hanno più amministratori che dipendenti. Renzi mantenga le promesse, tagli le partecipate e sconfigga gli statalisti che sono numerosissimi sia a destra che nel suo partito". Continua il deputato di Scelta civica: "C'è poi un profilo etico e di moralizzazione della politica. E' ora di finirla con migliaia di società che servono solo a produrre poltrone per ex politici e amici degli amici, alimentando clientele e malaffare".

Fnsi e Usigrai
Anche il sindacato dei giornalisti ha diffuso un comunicato di risposta alle parole di Renzi dedicate alla categoria e sollecitate dal presidente dell'Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, che aveva parlato di "emergenza democratica" chiedendo al premier di non dare soldi pubblici ai gruppi editoriali che non pagano dignitosamente i giornalisti: "Un 2016 all'insegna della libertà di informazione'. Questo l'auspicio del presidente del Consiglio Matteo Renzi. È quello che auspichiamo anche noi", affermano in una nota congiunta Fnsi e Usigrai, augurandosi che il premier "non voglia smentire se stesso come ha fatto con la Rai, quando dopo aver promesso di restituirla ai cittadini, in realtà l'ha portata ancora di più sotto il controllo del governo". Così la Federazione della stampa e l'Usigrai hanno colto l'occasione della conferenza stampa di fine anno del capo del governo "per un promemoria per le prossime slide: 1) una norma contro le querele temerarie; 2) una legge sulla diffamazione, che abolisca il carcere e renda effettivo il diritto dei cittadini a essere informato; 3) nuove regole per i conflitti di interessi; 4) riforma radicale dell'Ordine dei Giornalisti; 5) rinnovo della Concessione 2016 insieme alla riforma complessiva della Rai Servizio Pubblico".  
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