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ITALIA

Safer Internet Day

Cyberbullismo, raddoppiano le vittime con meno di 9 anni

Nell'ultimo anno a causa della pandemia il mondo dei ragazzi italiani si è concentrato molto sugli smartphone con un più 65%. Un maggior uso dei cellulari determina un maggiore isolamento visto che il 59% sta davanti al web da solo

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Il 9 febbraio è il Safer Internet Day 2021, la Giornata mondiale dedicata all'uso positivo di Internet. Quest'anno l'appuntamento, con il consueto motto "Together for a better Internet", è fissato per domani, con un fitto programma di iniziative messe in campo dal ministero dell'Istruzione, coordinatore di "Generazioni connesse", il Safer Internet Centre in Italia, il Centro italiano per la sicurezza in Rete. Ci saranno eventi a livello locale e nazionale promossi insieme ai partner di "Generazioni Connesse": l'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, la Polizia di Stato, il ministero per i Beni e le Attività Culturali, l'Università di Firenze e l'Università "Sapienza" di Roma, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, Giffoni e diversi altri partner. Il tutto accompagnato dagli hashtag #SID2021 e #SICItalia. Sono previsti webinar, laboratori digitali, dirette con esperti e la presentazione ufficiale delle nuove Linee di orientamento del Ministero dell'Istruzione per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

Giovani iperconnessi
Nell'ultimo anno a causa della pandemia il mondo dei ragazzi italiani si è concentrato molto sugli smartphone con un più 65%. Un maggior uso dei cellulari determina un maggiore isolamento visto che il 59% sta davanti al web da solo. Il 20% dei ragazzi non saprebbe stare un'ora senza smartphone. Tre ragazzi su quattro controllano continuamente le notifiche, anche se 9 su 10 preferiscono parlarsi dal vivo. Un minore su 3 dà il numero di cellulare agli sconosciuti, ma cancellano la cronologia per evitare i controlli dei genitori. Quasi la metà dei ragazzi, il 48%, non sa come fare per gestire un episodio di bullimo. Il 62% tra gli gli 11 ed i 14 anni utilizzano Instagram e Tik tok, due minori su 10 hanno un proprio canale social dove postano la loro vita. Sono alcuni dei dati dell'indagine "Tra digitale e cyber risk:rischi e opportunità del web" realizzata dall'Istituto Piepoli per il Moige, su un campione di circa 1200 minori,  in occasione del Safer Internet Day 2021. Il Moige ha lanciato proprio oggi la nuova campagna sociale 'Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale" contro il cyberbullismo ed altri pericoli del web. La campagna è promossa in collaborazione con il DIS-Dipartimento Informazioni Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Polizia Postale, del Ministero dell'istruzione, di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, Repubblica Digitale, Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia e con il supporto di Enel Italia Spa, Trend Micro Italia e del Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo. 

Dall'indagine emerge che aumentano le fake news tra i ragazzi: quasi 4 su 5 si informano sugli avvenimenti che accadono nel mondo attraverso il web, soprattutto sui Social Network. E lo fanno pur dichiarando apertamente di essere "caduti nella trappola" delle fake news nel 56% dei casi. Solo 1 genitore su 3 dà limiti di tempo di connessione, e meno della metà dei genitori sa cosa fa online il proprio figlio. Un dato definito "molto preoccupante" che il 17% dei bambini tra i 6 e i 10 anni dichiarino di avere un account Tik Tok, mentre il 14% Youtube e il 9% instagram. Il 6% dei giovani dichiara di aver scambiato foto personali con gli altri tramite i social, e il 30% dichiara di aver dato il proprio numero d di telefono a sconosciuti. Quasi 6 bambini su 10 hanno assistito ad episodi di prepotenza, e quasi uno su due ha assistito ad episodi di cyberbullismo.

Tra i ragazzi che hanno subito atti di bullismo, dominano scherzi telefonici, messaggi di minacce, insulti ma non mancano foto o video. I ragazzi, davanti a questi atti, si sentono arrabbiati (37%), soli (25%), isolati (23%). Uno stato d'animo che condividono 1 su 2 (48%) con i genitori,ed 1 su 4 con amici, ma solo il 14%  con i docenti.

uanto al progetto "Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale" del Moige, giunto alla quinta edizione, nel 2021 coinvolgerà: 250 scuole primarie e secondarie di I e II grado incirca 200 comuni di tutta Italia; 62.500 studenti coinvolti inattività di sensibilizzazione e formazione; 1.250 Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale, formati per essere un punto di riferimento all'interno della scuola.1.250 docenti formati tramite piattaforma online e incontri a scuola e 125.000 genitori degli studenti informati attraverso il materiale didattico dedicato e webinar.  La novità di quest'anno è che sarà a disposizione delle scuole anche il Centro mobile digitale, uno spazio digitale per studenti, docenti e genitori,

Polizia Postale, raddoppiano vittime minori di 9 anni
Nel 2020 sono complessivamente diminuiti i casi di cyberbullismo trattati dalla Polizia postale con vittime minorenni: sono stati 412 contro i 460 del 2019. Ma rispetto all'anno scorso sono quasi raddoppiati i casi che vedono vittima un minore di età inferiore a 9 anni: nel 2019 erano 28, mentre nel 2020 sono state 52. In aumento anche i minori denunciati (62 nel 2019 contro i 66 nel 2020) per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. I dati della Polizia postale sono stati diffusi nel corso dell'incontro del Moige "Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale". "I nostri indici ci dicono che l'età - ha spiegato Nunzia Ciardi, direttore della Polizia Postale si sta drammaticamente abbassando, la fascia di età zero-nove anni aumenta, quindi significa che sempre più bambini piccoli utilizzano dispositivi informatici, senza un controllo adeguato.I rischi della digitalizzazione che corrono i minori non sono rischi evidenti perché per tutti noi genitori è chiaro che un ragazzo di 10/12 anni, o peggio ancora di 8 anni, non debba uscire da solo la notte. Non ci è altrettanto chiaro, per ragioni psicologiche evidenti perché magari sta nella stanza ed è difficile rendersi conto che corre addirittura più rischi che su una strada da solo".

 
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