D'Alema: "I miei rapporti con la Cpl? Nulla da chiarire"

13 aprile 2015  "Una campagna di diffamazione". Così Massimo D'Alema definisce il fatto che il suo nome sia emerso in relazione all'inchiesta di Ischia per corruzione. "So che non avendo fatto nulla da molti giorni il mio nome è associato ad uno scandalo di tangenti, sono uscite cose incredibili sui giornali", dice a "Otto e mezzo", denunciando il "degrado dell' informazione". "Il risultato è che io ho ricevuto delle minacce, è stata colpita non solo la mia rispettabilità, ma la sicurezza mia e della mia famiglia", è una "cosa indegna per un Paese civile". 

"La Cpl? Nulla da rimproverarmi" 
"Non ho nulla da chiarire con i magistrati. I rapporti che ho avuto con questa cooperativa sono del tutto trasparenti", afferma d'Alema, "ho avuto rapporti con un'azienda come ne ho avuti con altre, rapporti del tutto normali, trasparenti, legittimi di cui posso parlare in tv ma non con i magistrati perchè non è materia che li interessi".

"ItalianiEuropei, nulla di carbonaro" 
"Non c'è nulla di carbonaro o di oscuro nella fondazione ItalianiEuropei. La lista dei finanziatori di ItalianiEuropei è per il 90 per cento pubblica. Il restante dieci è coperto dalla legge sulla privacy". Lo ha detto Massimo D'Alema a Otto e Mezzo rispondendo alle parole di Fabrizio Barca che lo ha invitato a "mettere a tacere le polemiche rivelando i finanziatori di ItalianiEuropei", fondazione di cui Massimo D'Alema è presidente.    

Cosa fa la fondazione
"A Fabrizio Barca voglio bene", ha aggiunto D'Alema. "Fra noi c'è più che amicizia. Ma di che cosa si occupa ItalianiEuropei? E' una fondazione pubblica e riconosciuta anche dal Presidente della Repubblica sulla base della legge. Esiste dal 1998 e io non sono stato l'unico ad esserne presidente. Non può essere considerata la segreteria di un leader politico". Italianieuropei "fa un grande lavoro intellettuale, partecipa di un network di grande prestigio ed è considerata dall'Università della Pennsylvania una delle tre realtà culturali più degne di attenzione", ha aggiunto D'Alema. 

Intercettazioni: "Condivido approccio Renzi"
Sulla necessità di fare una legge di riforma sulle intercettazioni "condivido l’approccio del presidente del Consiglio", ha affermato D’Alema, augurandosi che, in merito alle affermazioni del responsabile relazioni esterne della cooperativa Cpl Concordia "i magistrati abbiano indagato su questa affermazione, perché questo è doveroso. Pubblicarla non era doveroso".

"Il vino? Vendite aumentate"
"Secondo una parte importante della critica il vino è buono. Oggi è uscito il commento di Doctor Wine - è sempre D’Alema a parlare - che ha detto che il vino è buono. Se le vendite sono aumentate? Sì, per forza, perché siamo in un Paese civile, ci sono persone che dopo questa vergognosa campagna contro di me hanno mostrato solidarietà con la mia famiglia e hanno comprato il vino". "Il vino viene comprato per simpatia per D'Alema e c'è chi non lo compra invece perché ha antipatia, c'è il pro e il contro che si compensano. E comunque il vino si vende se è buono", ha aggiunto D’Alema.