POLITICA
Palazzo Chigi
Governo, via libera al Def: nel 2017 Pil all'1 per cento
Rapporto deficit Pil nel 2016 al 2,4 per cento
Passando ai numeri, nel 2016 il pil frena allo 0,8%, in linea con le previsioni delle principali istituzioni nazionali e internazionali mentre per l'anno prossimo il pil è fissato allo 0,6%, ma il governo punta a una manovra espansiva per arrivare all'1%.
Il rapporto deficit-pil si attesterà al 2,4% quest'anno per scendere al 2% nel 2017, ma in aumento rispetto all'1,8% che era stato indicato. Il debito pubblico a fine anno salirà al 132,8% e dunque il calo è rimandato all'anno prossimo al 132,2%.
Il premier ha poi rilevato che "non c'è flessibilità perché si è deciso che vale una volta sola. Per me è un errore ma rispettiamo la regola. C'è lo 0,4% di circostanze eccezionali ma è un'altra cosa".
"Deficit sempre in calo, più basso da 2007" Nella nota di aggiornamento al Def "mostriamo l'ennesimo miglioramento" del rapporto deficit/Pil, che era "al 3% nel '14, al 2,6% '15, del 2,4 nel 16 e del 2" nel 2017, dalla curva del deficit" si vede che è "ai livelli più bassi dal 2007", ha sottolineato il presidente del Consiglio.
"Migranti, l'Ue ci deve molto. Spenderemo quel che serve"
"L'altra questione è l'immigrazione. Abbiamo fatto gli hot spot, chiuse le frontiere, l'Europa è gravemente in debito con l'Italia, quindi tutto quello che serve a questo noi dobbiamo spenderlo", ha detto Renzi.
"Per sisma e immigrazione chiederemo margine 0,4%"
"Non chiediamo flessibilità. Il Def misura delle circostanze eccezionali: coerentemente con le regole Ue le circostanze eccezionali sono quelle che uno Stato invoca in virtù di situazioni specifiche: ne abbiamo individuate 2, la prima è quella della sisma, l'altra questione è l'immigrazione". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. "Per queste chiederemo al Parlamento l'autorizzazione ad arrivare ad un massimo dello 0,4" di deficit.
Padoan: obiettivo pareggio bilancio confermato al 2019
"Il profilo non viene cambiato". Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo a chi gli chiedeva se nel nuovo quadro è stato rivisto anche l'obiettivo del pareggio di bilancio che nel Def di aprile era slittato al 2019.