Expo, Di Maio: "Ci sono responsabilità politiche Pd e Pdl"

11 maggio 2014"Nell'Expo ci sono responsabilità politiche del Pd e del Pdl. I cittadini non devono più votarli". Così  il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio a "L'Arena" su Rai1. "I fischi andavano alla classe politica che ha macchiato il tricolore; dietro a quei gesti c'è un'insofferenza verso una classe politica che ha distrutto questo Paese. Dobbiamo interpretare questi gesti e fermare quella rabbia che c'è dietro quei fischi". Di Maio ricorda la protesta che ci fu allo stadio Olimpico durante la partita Napoli-Fiorentina quando venne fischiato a lungo l'inno d'Italia. "Non crediamo che il Presidente della Repubblica abbia un ruolo di garanzia, anzi è responsabile di questo immobilismo. Deve dimettersi? Secondo me, sì. E' stato rieletto per la seconda volta per difendere la posizione di questi partiti", ha aggiunto Di Maio.

"Nell'Expo ci sono responsabilità politiche del Pd e del Pdl. I cittadini non devono più votarli. Ci sono chiare responsabilità: c'è Lupi, che è uno dei pochi ministri passato dal governo Letta a quello Renzi e ci sono le cooperative rosse, come la Cmc di Ravenna, che prende, guarda caso, tutti gli appalti. Sala si deve dimettere. All'università di Milano c'è un docente, si chiama Battisti, che ha fatto un progetto alternativo: investire i fondi nelle aziende fuori Milano. L'Expo dobbiamo salvarlo per la credibilità internazionali".

"Renzi è uno che candida indagati e imputati, e si indigna perché Grillo ha detto che se fossi stato Napoletano avrebbe fischiato anche lui l'inno d'Italia? Questa è ipocrisia. Tu infanghi il tricolore candidando indagati e ti indigni per Grillo?".