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Digital tax. Dopo accordo Ocse sei Paesi tra cui Italia firmano intesa
Via dazi Usa su alcuni paesi Ue
A sostegno di tale accordo, annuncia una nota del Mef, Austria, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti hanno annunciato oggi i termini di un accordo transitorio per il passaggio dalle attuali imposte sui servizi digitali alla nuova soluzione multilaterale e si sono impegnati a proseguire le discussioni su questo argomento attraverso un dialogo costruttivo.
Questo compromesso, prosegue la nota, rappresenta una soluzione pragmatica che aiuta a garantire che i Paesi citati possano concentrare i loro sforzi collettivi sulla riuscita attuazione dello storico accordo del Quadro Inclusivo OCSE/G20 su un nuovo regime fiscale multilaterale e consente la cessazione delle misure commerciali adottate in risposta alle imposte sui servizi digitali.
Nel complesso, questo accordo politico bilancia attentamente le prospettive di diversi paesi ed è un'ulteriore dimostrazione del nostro impegno a lavorare insieme per raggiungere un consenso e per realizzare riforme multilaterali di vasta portata che aiutino a sostenere le nostre economie nazionali e le finanze pubbliche.
Via dazi Usa su alcuni paesi Ue
Gli Stati Uniti e alcuni paesi europei hanno raggiunto un accordo per mettere fine alla disputa sulle digital tax. Lo afferma l'ufficio del rappresentante del commercio americano, sottolineando che l'accordo è stato raggiunto con Gran Bretagna, Austria, Francia, Spagna e Italia. In base all'intesa gli Stati Uniti ritireranno i dazi punitivi. "Abbiamo raggiunto l'accordo nell'ambito della storica intesa all'Ocse sulla tassazione internazionale", si legge in una nota nella quale si precisa che gli Stati Uniti "continuano a opporsi all'attuazione di tasse unilaterali sui servizi digitali da parte dei partner commerciali".