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POLITICA

Montecitorio

Dl lavoro, il Governo pone la fiducia

Lo ha comunicato in Aula il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. Protesta della Lega e di FI, Brunetta "decreto legge prendere o lasciare è peggiore del testo originale elaborato da Poletti"

Il Ministro Maria Elena Boschi
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Il Governo ha posto la fiducia sul decreto lavoro, in scadenza il prossimo 19 maggio. Lo ha comunicato all'Assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.  

Si tratta del testo modificato in seconda lettura al Senato e che dovrebbe ricevere il via libera definitivo a Montecitorio senza ulteriori variazioni. La fiducia è infatti stata posta "sull'approvazione dell'articolo unico senza emendamenti nel testo identico a quello già approvato dal Senato". La conferenza dei capigruppo convocata dopo l'annuncio della fiducia deciderà i tempi per il voto.

"Fiducie a ripetizione" commenta Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, "una nuova, ennesima 'fiducia' del governo. Questa volta la vittima è il decreto legge che doveva cambiare il mercato del lavoro: un anticipo di quel Jobs Act, copiato solo nel titolo dall'esperienza americana, e subito riposto nel cassetto in attesa, giugno del prossimo anno, di tempi migliori". Continua nella nota il capogruppo  "il decreto legge 'prendere o lasciare' per via della decisione assunta, è ben peggiore del suo testo originale".

Poletti: fare presto
"Le condizioni per arrivare alla conversione del Dl lavoro entro i tempi sono tali da evitare, attraverso la fiducia, una discussione improduttiva per il Paese". Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, commenta così la decisione del governo di porre la fiducia sul decreto legge lavoro. "Ci sono tante imprese che stanno aspettando di applicare questa legge - aggiunge - quindi prima arriva meglio e'".
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