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POLITICA

"Mes non è libro dei sogni"

Dl Ristori. Castelli: "Aiuti anche per chi resta aperto. Manovra non si tocca, fondi ci sono"

"Aver scelto di differenziare aperture e chiusure ci obbliga a pensare a soluzioni nuove passo dopo passo" spiega il viceministro dell'Economia e delle Finanze

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"Nelle prossime settimane andrà fatto un passo in più: ci sono attività non chiuse, ma che stanno subendo cali importanti. Per loro immaginiamo una misura che possa  dare ristoro. Per i commercianti, ad esempio, cerchiamo di costruire una misura specifica perchè in queste ore stiamo vedendo quello che succede. Aver scelto di differenziare  aperture e chiusure ci obbliga a pensare a soluzioni nuove passo dopo passo". Lo ha detto Laura Castelli, viceministro dell'Economia e delle finanze, a Radio 24. "Con il Decreto Ristori, che si aggiunge al precedente, abbiamo coperto tutte le categorie costrette a chiudere con le differenze tra zone rosse, arancioni e gialle. Abbiamo fatto  questo lavoro dividendo per codici Ateco e abbiamo dato il doppio di quello che avevano preso durante il lockdown", ha concluso Castelli.

"La manovra a seguito dei decreti ristori non cambierà" assicura il viceministro. "Le scelte che abbiamo fatto sulla manovra erano state fatte in un momento di totale consapevolezza dell'emergenza. Si farà tutto quello che è necessario come abbiamo fatto nel 2020. No, non ce ne è bisogno" di cambiare la legge di bilancio, ha spiegato in merito agli ultimi provvedimenti di spesa."L'abbiamo già scritta con l'occhio che guardava a una eventuale necessità di risorse. Per questo c'è già la parte di 4 mld del Fondo emergenza Covid e se ci sarà bisogna di altre" misure "mi auguro di no", provvederemo, ha evidenziato Castelli.

"Mes: Strumento inutile, non vogliamo usarlo"
"Si può pensare di ricorrere al Mes? Non vogliamo usarlo, non è uno strumento utile nè tantomeno vantaggioso. E' uno strumento di finanziamento. Non è quello che hanno raccontato certe forze politiche. Non è un libro sogni. Non serve per scrivere una riforma futura" del sistema sanitario dice poi Castelli. "Il Mes  è uno strumento di finanziamento, non è un assegno per fare cose nuove e non è quello che certe forze politiche hanno voluto raccontare. Questo Covid ha fatto vedere cose che  una parte di politica non ha mai voluto affrontare e ora possiamo fare tesoro di ciò che abbiamo imparato", ha concluso.
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