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POLITICA

Coronavirus

Resta la chiusura dei locali alle 18, oggi atteso il nuovo dpcm

Terminata nella notte la riunione di maggioranza a Palazzo Chigi. Oggi il premier potrebbe firmare un nuovo Dpcm. Previsto l'obbligo di chiusura alle 18 per ristoranti e bar. Stop a cinema, teatri, palestre e piscine. No alla didattica a distanza al 100%

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Lunghi confronti all'interno della maggioranza e tra governo e regioni sui contenuti del nuovo decreto del presidente del Consiglio atteso per oggi. Nei giorni scorsi erano state diffuse bozze molto restrittive: dallo stop ad interi settori economici alla chiusura serale dei ristoranti a forti limitazioni nella mobilità individuale. 

A queste ipotesi, si erano ribellate regioni e comuni. Il presidente della Conferenza Stato regioni Bonaccini aveva messo nero su bianco, in una lettera inviata in serata al premier Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia,  le proprie proposte per il Dpcm. 

Oltre a misure economiche per esercenti e imprenditori le regioni insistevano sulla necessità di estendere la didattica a distanza fino al 100% per le scuole superiori e le Università. Le Regioni avrebbero voluto anche che i locali come bar e ristoranti rimanessero aperti più a lungo senza nessuna serrata alle 18. Servizio al tavolo fino alle 23 nei ristoranti e nei bar che hanno servizio ai tavoli, alle venti chiusura per chi serve solo al banco. 

Per questi locali niente chiusura domenicale che invece veniva richiesta per i centri commerciali, ad eccezione di alimentari e farmacie. Per le palestre e le piscine , i teatri e i cinema chiusure da valutare in base ai dati epidemiologici. 

Le Regioni insistevano anche per un alleggerimento della burocrazia nelle comunicazioni che riguardano la situazione negli istituti scolastici, eliminando la previa comunicazione al ministero. Infine l'altra richiesta era di sottoporre a tampone solo i sintomatici e i loro stretti contatti, ossia familiari o conviventi per liberare le Asl dall'ingolfamento dei tamponi e della caccia ai contatti. 

A quanto si apprende queste richieste sono state sostanzialmente ignorate. Lo stop all'attività di palestre, piscine e sale giochi e l'anticipo dell'orario di chiusura per il settore della ristorazione restano gli interventi principali per frenare l'aumento dei contagi di cui si è discusso nella riunione tra il premier e i capi delegazione della maggioranza.

Le attività dei servizi di bar, pub,ristoranti, gelaterie, pasticcerie sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00. Nella bozza si prevede che, dopo le 18, è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio. E' consentita fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. L'anticipo della chiusura dei locali non comporterebbe però un anticipo del coprifuoco in termini di divieto di circolazione.

Quanto al capitolo scuola, nelle superiori si pensa alla Dad al 75% modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni,  autorizzati i turni pomeridiani e ingressi non prima delle 9. C'è poi il possibile stop a teatri, cinema, casinò, sale da concerto. Vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Musei aperti alle visite, ma con il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro. Sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento.

Probabile lo stop ai concorsi pubblici e privati, escluse dalla sospensione le procedure in corso e quelle per il personale sanitario. Raccomandato non spostarsi dal proprio Comune. "È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune". Inoltre, possibile chiusura delle piazze dalle 21, salvo che per l'accesso a esercizi aperti e alla propria abitazione e riguardo alle abitazioni private, viene fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi. Dovrebbe essere tramontata per il momento l'idea di limitare gli spostamenti tra le regioni.
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