ITALIA
Messina
Editoria. Nasce il polo multimediale del Sud, battesimo con Gentiloni
La Società Editrice Sud Spa, proprietaria della Gazzetta del Sud, ha acquisito la quota di controllo del Giornale di Sicilia Editoriale Poligrafica Spa
"Un'importante scommessa imprenditoriale", una storia "di tenacia e passione" è stato affermato oggi a Messina nel convegno "Con le radici nella storia, scriviamo il futuro", organizzato al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, alla presenza, tra gli altri, del premier Paolo Gentiloni e dei governatori di Sicilia e Calabria Nello Musumeci e Mario Oliverio. Riflettori puntati sul mondo, dunque, nell'intento di rappresentare per i territori di riferimento, la Sicilia e la Calabria, con 7 milioni di abitanti, "uno strumento globalizzato e affidabile di conoscenza e crescita sociale".
La Società Editrice Sud Spa, proprietaria della Gazzetta del Sud, ha acquisito la quota di controllo del Giornale di Sicilia Editoriale Poligrafica Spa. L'editore Antonio Ardizzone manterrà la carica di direttore e presidente del Giornale di Sicilia. La tradizione del quotidiano palermitano, fondato nel 1860 dalle famiglie Ardizzone-Pirri, si fonde, quindi, con la lungimiranza dell'imprenditore Uberto Bonino che nel 1952 scelse di chiamare il suo giornale Gazzetta del Sud, superando i confini siciliani per diventare leader dell'informazione in Calabria. La Ses Spa coprirà così buona parte del Mezzogiorno con una informazione completa e multimediale: due testate storiche quali Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, le televisioni Tgs e Rtp, i siti web e le radio Rgs e Antenna dello Stretto. Il direttore editoriale e amministratore delegato di Ses - Gazzetta del Sud, Lino Morgante, e un rappresentante dell'Italmobiliare Spa, entrano nel Cda del Giornale di Sicilia mentre l'editore Antonio Ardizzone diventa azionista della Ses Spa, con una quota del 5 per cento e viene cooptato nel consiglio d'amministrazione, mantenendo le cariche di presidente dell'Editoriale Poligrafica e di direttore del Giornale di Sicilia. La pubblicità locale di tutte testate del gruppo continuerà a essere gestita dalla Gds Media & Communication, quella nazionale dalla RCS MediaGroup.
L'evento di oggi pomeriggio si è aperto con un talk di approfondimento su "Il ritorno degli editori" e sulla rinnovata attenzione all'informazione di qualità, con l'intervento del presidente della Fieg Maurizio Costa, del direttore del Tg1 Andrea Montanari e dell'amministratore delegato della Ses e direttore editoriale di Gazzetta del Sud, Lino Morgante. Poi un focus sul delicato ruolo dei media nella formazione della "reputation" e nello sviluppo del Mezzogiorno, con il confronto tra il presidente di Banca Imi Gaetano Miccichè, il direttore responsabile di Gazzetta del Sud Alessandro Notarstefano e il vicedirettore del Giornale di Sicilia Marco Romano. Intervento conclusivo del premier Paolo Gentiloni a sancire lo spessore e il valore della strategica scommessa imprenditoriale.
Gentiloni: grande avvenire con affidabilità e qualità
"Si è parlato piu volte di morte della radio, della televisione. Sono morti tutti i media negli ultimi 40-50 anni... abbiamo visto che la radio gode di ottima salute, la Tv se l'è cavata molto meglio di quanto si pensasse 15-20 anni fa. La sfida dunque non è una sfida per la sopravvivenza, ma per la qualità la credibilità, perché la cornice e la chiave di lettura la utilizzo e l'acquisto spendendo dei soldi in edicola o su online nella misura in cui mi dà qualità, credibilità, quel qualcosa in più che non posso trovare andando a inseguire minuto per minuto l'enorme continuo flusso di informazione che dilaga nella rete. E questo mestiere ha bisogno sempre più di credibilità e affidabilità, qualità e io penso che ci sia un grande avvenire anche per la nostra informazione e i nostri giornali televisivi e di carta e online se si assume questo requisito di fondo".
Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni a Messina per il lancio dell'integrazione tra Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia. "Se non c'è quella credibilità, se non c'è quella qualità, tutto è più difficile", ha proseguito il presidente del Consiglio che ha ricordato il suo passato di ministro della Comunicazione, "ho grande fiducia nella fantasia e nel coraggio con cui gli editori italiani nei prossimi anni affronteranno le nuove scelte e sfide".