#Elezioni2018
Centrodestra prima coalizione, Lega supera FI. M5S primo partito, crollo Pd. Rebus maggioranza
Spoglio quasi terminato per Senato e Camera. Incontro Salvini-Berlusconi. Si attendono dichiarazion di Renzi su possibili dimissioni. Alle Regionali, in Lombardia in testa Fontana del centrodestra e nel Lazio Zingaretti, centrosinistra
Il Movimento 5 Stelle primo partito e centrodestra prima coalizione in questa tornata elettorale che consegna all'Italia la conferma delle previsioni della vigilia, comprese quelle sui timori di una prevedibile ingovernabilità. Con due corollari: un Pd marginale e in piena crisi, con Matteo Renzi vicino alle dimissioni. E dentro la coalizione di centrodestra la Lega di Matteo Salvini copn più voti di Forza Italia spinta da Silvio Berlusconi.
È la fotografia che consegna questa difficilissima partita elettorale che per ora sembra indicare chiaramente solo il deciso ribaltamento dei rapporti di forza tra gli schieramenti ma insufficiente, tuttavia, a delineare una chiara maggioranza in grado di tradursi in forza di governo.
Affluenza definitiva al 72,93%
A distanza di 17 ore dalla chiusura dei seggi, avvenuta ieri alle 23, arriva finalmente il dato sull'affluenza definitiva degli elettori alle urne: per la Camera è stata del 72,93%, in calo del 2,31 rispetto alle precedenti politiche. Per il Senato è stata invece del 72,99%, in calo del 2,27 rispetto al dato del 2013. A determinare il blocco del dato definitivo è stato il Comune di Marino, in provincia di Roma, ovvero l'intoppo si è determinato in un seggio.
M5S primo partito, débacle Pd
Quasi al termine dello scrutinio per la Camera, secondo i dati ufficiali del Viminale a Montecitorio, il MoVimento Cinque Stelle è il primo partito con oltre il 32%, seguito dal Pd che non arriva al 19, e dalla Lega con oltre il 17,7%. Forza Italia si ferma al 14%. Fdi è al 4,34%, LeU al 3,38%. Le altre liste in gara non hanno invece superato lo sbarramento del 3%. PiùEuropa di Emma Bonino la sfiora senza raggiungerla: 2,5%. Fra le altre, solo Potere al Popolo-Prc è oltre l'1%: 1,1%. Il dato politico - se i numeri saranno confermati - è che in Parlamento una maggioranza non c'è, né alla Camera né al Senato. Intanto, il Partito Democratico, stordito dallo schiaffo, ragiona sulle dimissioni del segratrio Matteo Renzi.
Incontro ad Arcore Berlusconi-Salvini
Incontro ad Arcore tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, leader della Lega. Ambienti del Carroccio definiscono "molto cordiale" l'incontro. Secondo quanto si è appreso, Salvini ha raggiunto Berlusconi nella sua residenza di Arcore dopo la conferenza stampa di questa mattina in via Bellerio prima di lasciare Milano per la capitale. L'incontro è stato breve ma viene considerato positivo dai partecipanti.
Renzi vicino alle dimissioni
L'ipotesi di un suo passo indietro era stata scartata alla vigilia del voto, quando nessuno immaginava il crollo a cui si è assistito nel corso della notte. Alla luce dei dati, la parola "dimissioni" ha cominciato però a circolare fra gli ambienti dem. E Renzi potrebbe già aver deciso. Tra indiscrezioni e smentite, l'annuncio potrebbe arrivare nel pomeriggio, quando il segretario terrà una conferenza stampa.
Di Maio: "Ringraziamo tutti quelli che ci hanno sostenuto"
"Ringraziamo tutti quelli che ci hanno sostenuto e ci sono stati vicini" scrive su Facebook Luigi Di Maio (M5s), che rimanda a un post pubblicato sul Blog delle stelle, a firma 5s, dal titolo 'Il MoVimento 5 Stelle pilastro della legislatura'. Nel post si legge: "Il MoVimento 5 Stelle, se saranno confermati i primi dati, sarà il pilastro della prossima legislatura". Inoltre il leader dei M5s ha detto: "Siamo aperti a un confronto con tutte le forze politiche".
Il Centrodestra vince nei collegi uninominali al nord, M5s al Sud
Al momento non si conosce la geografia esatta di Camera e Senato. Il centrodestra ha vinto quasi tutti i collegi uninominali del Nord Italia. Il Movimento 5 Stelle prevale in quasi tutto il Sud Italia. Il centrosinistra è in testa in pochissimi collegi uninominali del Trentino Alto Adige, dell'Emilia Romagna, della Toscana e del Lazio. La coalizione, a guida Pd, non è in testa in alcun collegio uninominale di Umbria e Marche. I collegi uninominali sono 232 alla Camera e 116 al Senato. Gli altri si attribuiranno con il proporzionale. Per gli italiani all'estero sono riservati 12 deputati e 6 senatori.
Quali scenari si profilano per una maggioranza?
Il centrodestra non avrà da solo la maggioranza. Lo stesso vale per M5s e centrosinistra. M5s, primo partito, è ora il perno del Parlamento e avrebbe la maggioranza se si alleasse con Lega e/o FI oppure con il Pd. Pd e Fi insieme non avrebbero da soli la maggioranza. Una ipotetica maggioranza M5s-Lega sarebbe la più antieuropeista, considerato che nell'Europarlamento M5s sta con Farage e la Lega con Front National e Fpoe. Altra ipotesi potrebbe essere un Governo tecnico sostenuto da centrodestra e centrosinistra. In questo caso il Movimento cinque stelle sarebbe non determinante. Una eventuale alleanza tra M5s e Leu non avrebbe la maggioranza in Parlamento.
Martina: per il Pd una sconfitta evidente
Per il Partito democratico è stato il vicesegretario, Maurizio Martina, ad ammettere l'insuccesso.
Calenda: rimboccarsi le maniche e ripartire
"Rimboccarsi le maniche e ripartire. Senza rese dei conti ma cercando di capire insieme gli errori fatti. Io intanto oggi torno al ministero a lavorare. Le crisi non vanno in vacanza" scrive su Twitter il ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda
Rimboccarsi le maniche e ripartire. Senza rese dei conti ma cercando di capire insieme gli errori fatti. Io intanto oggi torno al ministero a lavorare. Le crisi non vanno in vacanza. https://t.co/TMAvawenEj
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 5 marzo 2018