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ITALIA

L'incidente

Esplode barca al largo di Crotone: morti 3 migranti

Feriti lievemente anche due finanzieri. Il comandante provinciale della Gdf: crediamo di averli recuperati tutti, ma le ricerche proseguono

Un'immagine dell'incidente a largo di Crotone
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Erano giunti all'alba di oggi davanti alla spiaggia di Sellia Marina, tra Crotone e Catanzaro, sulla costa ionica di quest'ultima provincia, a bordo di una imbarcazione a vela: donne, uomini, alcuni bambini, in tutto poco piu' di una ventina di persone alla ricerca della solita terra promessa. A terra, pero', non hanno potuto mettere piede: la loro barca e' stata presa in consegna da una unita' navale della Guardia di finanza per essere scortata fino al porto di Crotone da dove, poi, avrebbero dovuto raggiungere l'hub regionale per l'accoglienza dei migranti di Sant'Anna. Quando avevano gia' percorso meta' del tragitto, pero', e' avvenuta la tragedia. Davanti alla spiaggia di Praialonga - in questa ultima domenica d'agosto ancora affollata dai bagnanti che da lontano hanno assistito alla scena - la piccola imbarcazione a vela ha improvvisamente preso fuoco.

I finanzieri, quindi, hanno deciso di trasbordare i migranti sul mezzo militare per metterli in salvo ma non ce n'e' stato il tempo. Una esplosione, causata quasi certamente dalle fiamme che si sono propagate al carburante di bordo, ha mandato in pezzi l'imbarcazione scaraventando in acqua tutti gli occupanti. Dall'arenile in molti hanno visto un'alta colonna di fumo nero e udito, subito dopo, un boato. Sul posto sono accorsi mezzi navali della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto che ha sorvolato la zona anche con un velivolo. Di li' a poco sono stati recuperati tre corpi, quelli di una donna e di due uomini che probabilmente si trovavano piu' vicini al luogo dell'esplosione. Cinque le persone rimaste ferite in modo grave soprattutto a causa delle ustioni subite, che sono state subito trasportate dai mezzi di soccorso al vicino porto turistico di "Le Castella" sulle cui banchine erano gia' in attesa le ambulanze del 118, della Croce rossa e della Misericordia. Uno dei migranti feriti, il piu' grave, e' stato trasferito con l'elisoccorso all'ospedale di Catanzaro, altri due al nosocomio di Crotone.

Feriti anche due militari della Guardia di finanza, uno dei quali, a causa dell'onda d'urto provocata dall'esplosione, ha riportato la frattura di una gamba. Secondo prime testimonianze a trarlo in salvo sarebbero stati alcuni degli stessi migranti finiti in acqua. L'altro finanziere ha riportato invece diverse ustioni. Entrambi sono stati portati all'ospedale di Crotone. Presso il centro di accoglienza Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto sono state trasferite invece dodici delle persone che si trovavano a bordo della imbarcazione esplosa. Nel tardo pomeriggio, mentre sulla banchina del porto di Le Castella i carri funebri portavano via le salme dei tre migranti morti, i mezzi di soccorso hanno sospeso le ricerche in mare di altre persone eventualmente disperse.

"Tre migranti, due uomini e una donna, non ce l'hanno fatta. Quattro migranti sono stati portati all'ospedale di  Crotone con ferite lievi, per contusioni o bruciature; due migranti sono stati portati all'ospedale di Catanzaro in condizioni più serie. Dodici sono stati portati al centro di accoglienza di Isola. All'ospedale di Crotone ci sono anche i due eroi-finanzieri che sono  rimasti feriti lievemente e saranno presto dimessi". Lo afferma , facendo il bilancio dell'esplosione del barcone avvenuta al largo del Crotonese.

"Noi siamo riusciti a tirare fuori dall'acqua tutti", dice il colonnello Emilio Fiora, comandante provinciale della Guardia di finanza di Crotone: "tutti" quindi dovrebbero essere stati recuperati, ma in ogni caso "le ricerche proseguono". "I nostri finanzieri", aggiunge Fiora definendoli "eroi", "per fortuna non hanno subito grossi danni  fisici". E sottolinea: "Anche quest'oggi gli uomini della Gdf e della Capitaneria di porto, i colleghi dell'Arma dei Carabinieri, gli uomini della Questura di  Crotone, insieme alle unità della Croce Rossa e del 118, hanno dato il massimo, sia chi era in mare sia chi era a terra. E qualcuno ha rischiato, per l'ennesima volta, la vita. E' un lavoro che abbiamo  fatto tutti insieme, in queste situazioni non si guarda al colore della divisa".
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