ITALIA
Al lavoro la Procura di Milano
Expo 2015, sette arresti per turbativa d'asta e corruzione. Fermati anche Paris e Greganti
"Una cupola per condizionare gli appalti" spiegano i Pm, Greganti "proteggeva le cooperative". Agli atti anche un'intercettazione telefonica, Paris "vi do tutti gli appalti che volete se favorite la mia carriera". Nelle carte comparirebbero i nomi di Berlusconi, Previti e Gianni Letta che però non risultano indagati. Pm Liberati "Abbiamo reciso i rami malati". Alle 18 seduta straordinara cda Expo
Nelle carte dell'inchiesta, a quanto si apprende ci sarebbero i nomi di Silvio Berlusconi, Cesare Previti e Gianni Letta, che però non risultano indagati.
''Abbiamo reciso nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire ad Expo di ripartire al più presto'' ha detto il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati.
Gli arresti
Oltre a Paris e Greganti ordinanze di custodia in carcere anche per l'ex parlamentare della Democrazia Cristiana Gianstefano Frigerio, per l'ex parlamentare di Forza Italia Luigi Grillo, per l'intermediario Sergio Catozzo e per l'imprenditore Enrico Maltauro. È stato raggiunto, invece, da un'ordinanza di arresti domiciliari Antonio Rognoni, ex Dg di Infrastrutture Lombarde, già arrestato nelle scorse settimane nell'ambito di un'altra inchiesta con al centro una serie di irregolarità negli appalti delle più importanti opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche alcune gare relative all'Expo.
"Una cupola"
Sarebbe esistita una vera e propria ''cupola per condizionare gli appalti'', alcuni dei quali relativi ad Expo. Lo hanno spiegato i pm titolari dell'inchiesta, chiarendo che la "cupola" prometteva "avanzamenti di carriera'' grazie a ''protezioni politiche'' a manager e pubblici ufficiali. Un'associazione che aveva la "capacità di avere ramificazioni in diversi settori dell'alta amministrazione, nonchè appoggi e agganci di carattere politico istituzionale che hanno assicurato la possibilità di avvicinare con successo pubblici ufficiali".
Primo Greganti spiegano i pm "copriva e proteggeva le cooperative". Agli atti anche un'intercettazione telefonica in cui Angelo Paris, parlando con alcuni componenti dell'associazione per delinquere avrebbe detto "Io vi do tutti gli appalti che volete se favorite la mia carriera".
Circolo culturale "Tommaso Moro"
La "sede sociale" dell'associazione per delinquere che avrebbe "inquinato" una serie di appalti, tra cui alcuni relativi all'Expo, era un'associazione culturale intitolata a Tommaso Moro, lo scrittore umanista autore di Utopia. "Neanche la sua fantasia sarebbe arrivata a tanto", ha affermato il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati. L'associazione culturale era riferibile, secondo i pm, a Gianstefano Frigerio.
"Robledo non ha visto gli atti"
L'inchiesta è una di quelle citate dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo nell'esposto da lui presentato al Csm contro il procuratore Edmondo Bruti Liberati per lamentare una serie di irregolarità nell'assegnazione dei fascicoli. "Robledo non ha condiviso l'impostazione e non ha visto gli atti" ha detto il procuratore Bruti Liberati. Per il pm Ilda Boccasini c'è stata invece "perfetta sintonia" tra gli inquirenti.
L'inchiesta
L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda
Boccassini e dai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano. Il gip Fabio Antezza ha emesso 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere e una agli arresti domiciliari. La Guardia di Finanza ha effettuato anche numerose perquisizioni.
Alle 18 cda straordinario Expo
A causa degli arresti d questa mattina è stata convocata in via straordinaria per le 18 di oggi una seduta del consiglio di amministrazione di Expo 2015 spa. Fra gli arrestati figura
infatti Angelo Paris, l'ingegnere che è direttore generale della società Construction and Dismantling