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SPETTACOLO

100 anni di Ingrid Bergman in un documentario: il volto del Festival di Cannes ritorna sullo schermo

Si intitola "Je suis Ingrid" e viene presentato sul red carpet dalla figlia Isabella Rossellini. E per un tocco di fascino in più arriva Benicio Del Toro

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E' arrivato il momento di celebrare il volto che si trova sul poster ufficiale di Cannes68, quello di Ingrid Bergman. In occasione dei 100 anni dalla nascita della grande attrice il regista Stig Bjorkman porta nella sezione Cannes Classics "Je suis Ingrid", un documentario realizzato grazie all'archivio di famiglia messo a disposizione dalla figlia Isabella Rossellini, presidente di giuria della categoria Un Certain regard, che omaggia la grande mamma con un passaggio speciale sul tappeto rosso.

Il Festival poi acquista un altro tocco di fascino con Benicio Del Toro, protagonista di "Sicario". Arrivato a un passo dall’Oscar nel 2010, il canadese Denis Villeneuve ha girato ad Albuquerque un thriller teso e vibrante che racconta quella zona senza legge a cavallo del confine tra Messico e Stati Uniti, tra malavita, droga e immigrazione clandestina.

Ma oggi passa anche un altro film in lizza per la Palma d’Oro, “Marguerite et Julien”, dramma intimista fuori dal tempo che racconta un incesto imbevuto di amour fou. Lo ha diretto Valérie Donzelli, che ha rispolverato un vecchio copione di Jean Gruault, nobilissima penna della Nouvelle Vague. Nel ruolo del titolo Jeremie Elkaim, alter-ego della Donzelli nella vita e sullo schermo, e la dolce Anais Demoustier, per la quale François Ozon ha recentemente costruito un memorabile ruolo nel film “Une nouvelle amie”. 
 
Nella sezione Quinzaine des Réalisateurs “Les cowboys”, prima regia di uno dei più apprezzati sceneggiatori francesi di questi ultimi anni, Thomas Bidegain, celebre per le sue collaborazioni con Jacques Audiard, per il quale ha scritto gli ultimi tre film, da “Un prophete” fino all’ultimo “Dheepan”, in lizza quest’anno per la Palma d’Oro.
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