ITALIA
Festa della Repubblica
2 Giugno. Il messaggio dei presidenti di Senato e Camera
Casellati: la politica trovi la strada del dialogo e della collaborazione. Fico: libertà, dignità, solidarietà, eguaglianza e legalità sono conquiste non scontate. Il nostro pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, ai sanitari, alle donne e ai ragazzi delle scuole. Lavorare affinchè la situazione emergenziale non crei nella società ulteriori disuguaglianze
La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati si rivolge alle forze politiche italiane affinchè trovino la strada del dialogo e della collaborazione, "Io penso che tra le forze politiche in campo ci debba essere una grande collaborazione perchè nella pandemia, come nelle guerre, tutti devono essere uniti sotto la stessa bandiera per la difesa della propria vita personale e dell'economia. Di fronte alla drammaticità di una pandemia che ha portato ad oltre 30mila morti e alla recessione, è inaccettabile che le ragioni delle contrapposizioni superino quelle del dialogo e del confronto", ha detto Casellati in un'intervista rilasciata a Rai Parlamento, assieme al Presidente della Camera Roberto Fico, in occasione di uno speciale Rai sul 2 giugno della Rai.
Casellati parla anche delle vittime del coronavirus, spesso morti senza il saluto dei propri cari e del lavoro infaticabile delle donne durante l'isolamento. "Sono molto addolorata per le vittime del coronavirus, morti rimasti senza neanche il conforto e l'ultimo saluto dei loro familiari, una morte priva dei tratti di umana pieta'. Per il rispetto di tanta sofferenza dobbiamo mettercela tutta, ciascuno per la sua parte, per far ripartire, dal punto di vista economico e sociale il nostro Paese. Da donna voglio sottolineare che le donne hanno avuto il peso maggiore della pandemia, hanno visto raddoppiato il loro lavoro dovendosi dividere tra professione, casa, figli e anziani. E allora dobbiamo guardare a loro, che sono state le protagoniste di una 'nuova Resistenza': hanno coraggio, creativita', forza. Sapranno essere il motore della rinascita economica".
Anche il Presidente della Camera Roberto Fico, lascia un messaggio per la nostra comunità e le radici delle nostre istituzioni che vengono dalla fine della seconda guerra mondiale.
"La Festa della Repubblica ci ricorda il nostro essere comunità, il patrimonio di valori che ci tengono uniti, le radici sulle quali sono piantate le nostre Istituzioni. Il 2 giugno del 1946 gli italiani, ancora circondati dalle rovine della guerra, furono capaci di guardare avanti e costruire un futuro migliore per se' stessi e per le generazioni a venire. Volevano che l'Italia fosse un Paese democratico, giusto e moderno. In questo giorno, denso di significati per tutti noi, riaffermiamo i principi e i valori della Costituzione repubblicana. E ribadiamo che liberta', dignita', solidarieta', eguaglianza e legalita' sono conquiste non scontate, che vanno coltivate, condivise e protette quotidianamente. Quest'anno il nostro Paese vive un momento delicato e complesso dovendo affrontare un'emergenza sanitaria e le gravi conseguenze economiche che la pandemia da Covid-19 ha prodotto. Il nostro pensiero va alle vittime, a chi ha perso i propri cari, a comunita' duramente colpite. E un sentito grazie va ai medici e agli infermieri in prima linea in questi mesi. Lo Stato deve rimanere al fianco dei cittadini che, nella situazione contingente di diffusa incertezza e precarieta', non devono sentirsi abbandonati.
"E non devono sentirsi abbandonati i nostri ragazzi e le nostre ragazze che a causa dell'emergenza non hanno piu' potuto far rientro a scuola e - non senza poche difficolta' - hanno seguito i corsi in questi mesi con la didattica a distanza, anche grazie al lavoro dei nostri docenti. E non dobbiamo dimenticare quei giovani che non hanno avuto le stesse possibilita' dei loro coetanei, e che per vari motivi sono rimasti esclusi da un percorso didattico a cui avevano diritto di partecipare".
"Dobbiamo lavorare affinche' la situazione emergenziale non crei - nella scuola come nella societa' - ulteriori disuguaglianze o ponga a repentaglio principi e diritti garantiti dalla Costituzione. I valori della Repubblica che oggi celebriamo si realizzano quando facciamo tutto il necessario perche' nessuno venga lasciato indietro- prosegue Fico. È un dovere che chiama in causa l'essenza democratica dello Stato, la sua capacita' di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, come ci chiede espressamente la nostra Costituzione. E i valori repubblicani chiamano ciascuno di noi - oggi piu' che mai - alla partecipazione attiva alla vita civile e democratica che contribuisce a rendere migliore il nostro Paese".