TECH
I dati italiani di Ericsson ConsumerLab TV & Media 2014
Cosa vogliono gli italiani dalla tv? Qualità, tecnologia e libertà di scelta
Cambia il modo di fruizione dei video, anche in Italia: lo streaming on demand (a pagamento) supera, anche se di poco, gli accessi ai video sulla tv tradizionale. Cresce il fenomeno delle ‘maratone tv’ e si afferma l’uso di altri dispositivi mentre si guarda un programma in onda. Gli italiani poi desiderano avere trasmissioni di qualità, da vedere su schermi ultra tecnologici, e sono pronti a pagare per averli
Rispetto al 2013, gli 'streamer' sono cresciuti di circa 7 punti percentuali, mentre i 'traditionals' sono diminuiti di circa 11 punti: nel 2013 erano il 90% circa.
Tv personalizzabile
Con l’aumento di contenuti on-demand, cresce anche il fenomeno delle “maratone TV”, dove si vedono in sequenza diversi episodi della stessa serie. E il 43% degli italiani vorrebbe che tutti gli episodi delle loro serie preferite venissero resi disponibili ad inizio stagione, in modo da poter personalizzare la propria attività di consumo.
Cosa che già accade, ad esempio, negli Stati Uniti con Netflix, la piattaforma di streaming on demand da poco sbarcata anche in Francia e Germania, già presente in altri sei Paesi europei e che sarà tra poco disponibile in Svizzera e Austria, mentre per l’Italia non c’è ancora una previsione di arrivo.
Second screen e social tv
Dai dati emerge che gli italiani, mentre guardano la tv, interagiscono con altri device, come smartphone e tablet. Il 44% utilizza applicazioni o naviga per approfondire i contenuti che sta guardando, il 29% ne discute online sui social network, dando vita alla social tv. Inoltre, un italiano su quattro guarda sul device alternativo un altro programma rispetto a quello in onda sulla tv.
Il video è mobile
Ormai gli italiani vanno oltre il televisore tradizionale, con il consumo di contenuti video progressivamente distribuiti su diversi device. Se gli italiani passano una media di circa 15 ore settimanali davanti al piccolo schermo, i fruitori di video su pc e portatile ne trascorrono circa 8. Aumenta notevolmente il tempo-video su tablet e smartphone: quasi 6 ore di contenuti video su base settimanale, in crescita del 22% rispetto a due anni fa.
Da uno schermo all'altro
Sulle piattaforme di user generated content (come YouTube, che si attesta al 70%), programmi più lunghi iniziano a giocare un ruolo importante. Ad esempio, il 38% dei fruitori di video da smartphone guarda eventi live come le partite di calcio.
Si passa indifferentemente da uno schermo ad un altro: si inizia a vedere una serie in metropolitana la mattina, per proseguire su laptop in pausa pranzo e si finisce di guardarla comodamente sul divano di casa, davanti alla tv. E’ il fenomeno del “place shifting”, lo fa il 36% degli italiani online su base settimanale.
Tecnologia del futuro
La qualità in alta definizione è fondamentale per il 56% degli italiani e le aspettative degli italiani sulla tv 4K sono già alte: il 40% la ritiene infatti una caratteristica importante per la loro futura esperienza televisiva ed un italiano su cinque è pronto a mettere mano al portafogli per garantirsela.
Tutto e subito
La possibilità di avere gli ultimi film in uscita direttamente sullo schermo televisivo interessa un italiano su due, mentre uno su quattro è disposto a pagare un extra per averli a disposizione. I modelli di business e di pagamento preferiti dagli italiani variano però a seconda delle categorie di contenuto.
Meno del 10% degli italiani vorrebbe un abbonamento mensile per servizi (tipo YouTube o Netflix) rispetto ad uno basato sulla pubblicità. Ma il discorso cambia per le serie tv: più del 40% sarebbe disposto a pagare un abbonamento. E meno del 15% degli appassionati di sport sceglierebbe il modello di pubblicità tradizionale proposto dalla tv generalista.