POLITICA
La crisi verso la soluzione
Anche la riforma elettorale nel programma del governo Pd-M5S. Conte: "Abbiamo un'occasione unica"
Appello del presidente incaricato su Facebook alla vigilia del voto degli attivisti M5S sulla piattaforma Rousseau. E a stretto giro sempre sui social il passo indietro di Di Maio: "Non sarò vicepremier, ora tocca a voi del Movimento decidere". Soddisfazione del Pd, Zingaretti: "Si sta "lavorando con pazienza e serietà, per un governo di svolta vera perché questo è quello che serve all'Italia, per riaccendere l'economia e tagliare le tasse per le famiglie italiane"
Conte: "Non teniano sogni nel cassetto. Abbiamo occasione unica"
"Non mi sfuggono le ragioni di perplessità, penso agli elettori 5 Stelle. A voi ricordo che il M5S ha detto in modo sempre chiaro che, se non avesse avuto maggioranza, avrebbe lavorato con le forze disponibili a farlo portando avanti il programma. A voi dico di non tenere nel cassetto queste idee, questi sogni". Lo dice in una diretta Facebook il premier incaricato Giuseppe Conte alla vigilia del voto sulla piattaforma Rousseau.
Al termine del vertice con i 5 Stelle e Pd, il premier incaricato su Fb ha puntualizzato: "Oggi ai responsabili politici ho chiesto di restare esclusivamente concentrati sui problemi che impediscono ai cittadini di avere una vita migliore. I cittadini ci chiedono di non distrarci. Con Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti abbiamo oggi una grande opportunità, migliorare l'Italia e fare il bene del Paese."
Di Maio: "Non sarò vicepremier, ora tocca a voi del Movimento decidere"
E sempre in diretta sul social network arriva anche l'intervento di Di Maio, che dice: "Anche il Pd ha fatto un passo indietro, non esiste più il problema vicepremier" lanciando un appello agli elettori pentastellati, iscritti alla piattaforma Rousseau: "Tocca a voi del Movimento decidere. A chi ha dubbi o non sa cosa votare voglio dire che non c'è un voto giusto o sbaglaito, ci sono le vostre idee che indirizzeranno l'azione del Movimento. Non abbiate paura, il Movimento è partecipazione, noi abbiamo già vinto: il mondo aspetta il vostro voto per conoscere il futuro dell'Italia".
La soddisfazione del PD
Il segretario dem, a distanza di 20 minuti, convoca la stampa per dichiarare che si sta "lavorando con pazienza, serieta', per un governo di svolta vera perche' questo e' quello che serve all'Italia, per riaccendere l'economia e tagliare le tasse per le famiglie italiane". Niente trionfalismi, sottolineano fonti Pd, ma una legittima soddisfazione per aver ascoltato Conte fare sue le proposte dei dem su fisco, ambiente, green economy, taglio del cuneo fiscale.
Nel programma entra anche la riforma elettorale
Anche la riforma della legge elettorale entro nel programma del governo 'giallorosso'. A quanto si apprende da fonti parlamentari dem, la riforma elettorale farà parte del capitolo della riduzione del numero dei parlamentari. Sempre le stesse fonti, al termine dell'incontro dei capigruppo Pd con il premier incaricato Giuseppe Conte e la delegazione M5S, fanno sapere che il nuovo incontro annunciato per martedì servirà a limare alcuni punti. In particolare, sui decreti Sicurezza. Bene la parte economica del programma i cui punti sono stati delineati dallo stesso Conte in diretta Facebook.
Le due delegazioni si vedranno ancora
Il vertice tra Pd e M5s sul programma non ha ancora dato fumata bianca e le delegazioni torneranno a incontrarsi martedì. Di tempo, d'altra parte ce n'e' visto che per andare avanti con la tabella di marcia della formazione del governo occorre comunque aspettare il pronunciamento della base M5s su Rousseau. L'idea e' di mettere Conte nella condizione di salire al Colle con la lista dei ministri e questo potrebbe accadere mercoledi'. Seguirebbe, giovedi' il giuramento e venerdi' e sabato la fiducia.
Il popolo M5S al voto
I 5 Stelle voteranno sulla piattaforma Rousseau, dalle 9 alle 18, per dire se siano d'accordo oppure no all'accordo di governo con il Pd. "La nascita del nuovo governo dipenderà dal voto degli iscritti M5S" avrebbe detto Luigi Di Maio questa mattina al termine del direttivo pentastellato come riferiscono fonti di agenzia. C'è aria di stretta finale per il nuovo governo. Sul piatto della bilancia ora si attende di valutare il peso delle consultazioni della base del M5S con il voto su Rousseau e, naturalmente, il peso delle decisioni che le cabine di regia sia dei pentastellati che dei dem hanno preso e che porteranno al cospetto di Conte.
D'Uva (M5S): Si avvicina un nuovo inizio"
"Si avvicina un nuovo inizio", scrive il capogruppo M6s alla Camera, Francesco D'Uva, su Facebook. "Stiamo dando il massimo, come sempre, per un solo obiettivo: il bene dei cittadini. In questi giorni ho sentito un gran parlare di posti, ruoli, poltrone e incarichi. Si e' scatenato un dibattito indecoroso e surreale. Io ho visto solo una cosa: ogni singolo componente del MoVimento 5 Stelle rimboccarsi le maniche per realizzare un programma che ripartira' nuovamente dalle istanze dei cittadini", aggiunge. " "Domani (martedì, ndr) sarà un giorno fondamentale per il nuovo governo che si appresta a nascere sotto la guida di Giuseppe Conte. Un presidente che ha saputo dare il suo prezioso contributo in questi 14 mesi e sono certo che continuera' a darlo anche in futuro. Domani votero' Si'. E lo dico perche' credo in quello che stiamo facendo, credo nella possibilita' di poter continuare a mettere al centro dell'azione politica di un governo e di un parlamento un unico interesse comune: quello dei cittadini. Non molliamo, non molliamo proprio adesso. Grazie a tutti per il continuo sostegno, non vi deluderemo!".
Rousseau
Proprio la consultazione su Rousseau potrebbe diventare un elemento decisivo nella realizzazione delle trattative. Sulla questione è intervenuto il presidente dei senatori M5S, Stefano Patuanelli che ha detto: "La piattaforma è un mezzo che un movimento politico ha deciso di dotarsi per prendere le proprie decisioni, pari ad una direzione di partito. Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo. Non vedo alternativa". E poi sugli accordi tra Pd e M5S ha commentato: "Ci sono confronti in atto. Non si tratta di un vezzo, è una questione di assetto, di come due forze politiche si interfacciano con il presidente del Consiglio. Siamo due forze che si sono per lungo tempo contrastate, non è un problema di poltrone. Preferiremmo due vice premier ma non è certo una questione per cui non si procederà. Credo che ci siano buone possibilità che il dialogo di questi giorni porti ad un risultato positivo".