POLITICA
Nella maggioranza
Governo, Di Maio: pieno sostegno a Conte, M5s lavora per la stabilità
Per Luigi Di Maio c'è una questione morale dalla quale non si può prescindere e che non porterà mai ad aprire un dialogo con soggetti condannati o indagati per mafia
"Per anni abbiamo sentito parlare di un ritorno al bipolarismo - continua Di Maio - ma se c'è qualcuno che nei momenti più bui ha tenuto in piedi l'Italia è stato proprio il Movimento 5 Stelle. Quelle forze politiche che per anni si sono riempite la bocca con la necessità di assicurare solidità economica e sviluppo sociale si sono infatti dimostrate poi le più egoiste: vedi Matteo Salvini, vedi Matteo Renzi.
La forza del Movimento - con tutti i nostri difetti, per carità - ha garantito a questo Paese stabilità nei momenti più difficili, come quando rischiavamo l'aumento dell'IVA nell'estate 2019 durante la crisi del Papeete.
Ciò che andrebbe riconosciuto al Movimento (oltre ai provvedimenti portati a casa che durante questa pandemia si sono rivelati lungimiranti) è aver chiuso ogni spazio di manovra a chi credeva che la politica fosse un salvacondotto dai problemi giudiziari. Di fronte ad ogni più piccolo sospetto (di altri, ricorderete il caso Siri) abbiamo agito garantendo pulizia a tutto il sistema. Sono questi i principi che da sempre regolano ogni nostra iniziativa".
"In queste ore siamo al lavoro per un consolidamento della maggioranza, un processo complicato e ambizioso allo stesso tempo, perché il Paese ha bisogno di ricominciare a correre: le imprese devono lavorare, le famiglie hanno il diritto di poter pianificare il loro futuro - prosegue Di Maio - ma con la stessa forza con cui abbiamo preso decisioni forti in passato, ora mi sento di dire che mai il M5S potrà aprire un dialogo con soggetti condannati o indagati per mafia o reati gravi.
E' evidente che questo consolidamento del Governo non potrà dunque avvenire a scapito della questione morale, dei valori che abbiamo sempre difeso e che sono fondanti del progetto 5 Stelle. Tutto il nostro sostegno al presidente Giuseppe Conte", conclude.