ITALIA
80mila manifestanti
"#Lagrandebellezzasiamonoi". In tutta Italia studenti in piazza contro la #buonascuola di Renzi
A Roma il corteo è arrivato sotto il Miur: "La riforma è una buffonata, non vogliamo una scuola gerarchica"; a Torino bruciati i fantocci del premier e del ministro Giannini. Tantissimi in piazza anche a Palermo, Napoli, Bari e Bologna. A Milano un gruppo di studenti ha scaricato letame di fronte alla sede della Cattolica, "in segno di protesta contro le privatizzazioni"
Roma
"#lagrandebellezzasiamonoi". In tutta Italia oltre 80mila studenti sono scesi in piazza contro la #buonascuola del premier Renzi, per dire al Governo che "Il Paese non può permettersi ancora una volta di tagliarci il futuro".
A Roma il corteo, partito da Piazza della Repubblica, è arrivato sotto il Ministero dell'Istruzione dove gli studenti hanno srotolato uno striscione "La buona scuola siamo noi". Sono poi stati lanciati anche dei fumogeni. "Siamo più di 20 mila" dicono i manifestanti, docenti e studenti che si oppongono "alla scuola gerarchica" della riforma. "La proposta sulla scuola del premier è una buffonata - spiegano - e non è altro che un sistema che punta a favorire la privatizzazione. Così non si fa altro che distruggere la scuola. Se passa questa riforma gli insegnanti saranno sotto mira e sotto assedio dei presidi e diventeranno solo i cani da guardia degli studenti".
A Torino bruciati fantocci di Renzi e Giannini
"Scuola per tutti, precarietà per nessuno": è lo striscione che ha aperto il corteo degli studenti, a Torino. I manifestanti, alcune centinaia, hanno acceso fumogeni e scandito slogan contro il premier Renzi e il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Gli studenti hanno poi bruciato quattro fantocci di cartone, raffiguranti Matteo Renzi, Stefania Giannini, Silvio Berlusconi e Maria Stella Gelmini.
A Palermo uova contro le banche
Migliaia gli studenti in corteo a Palermo al grido di "Io non ci sto". In Piazza per protestare "contro le politiche di tagli e di privatizzazioni, che in piena continuità con i governi precedenti, sono tutte poste a tutelare ancora una volta gli interessi delle banche a discapito degli studenti e delle loro famiglie costrette a pagare tasse onerose e vivere in condizioni sempre più precarie". Alcuni manifestanti hanno lanciato uova contro l'ingresso della Banca d'Italia in via Cavour a Palermo.
A Milano letame alla Cattolica
Duemila gli studenti in corteo a Milano, "Meno 400 mln alla ricerca- Briciole alla scuola: no al gioco delle 3 carte" si legge negli striscioni. Una protesta non solo contro la scuola, ma in generale contro le politiche del governo, Jobs Act ed Expo. Un gruppo di studenti si è staccato dal corteo e ha rovesciato del letame davanti alla sede dell'Università Cattolica di via Carducci. Il gesto, secondo gli studenti, è una forma di protesta contro l'istruzione privata.
A Napoli #blockbuonascuola
#blockbuonascuola l'hastag lanciato dagli studenti di Napoli. In tantissimi, nel centro di Napoli con due cortei. "Non ci avrete mai come volete voi" dicono i manifestanti e poi slogan come "contro merito e valutazione block buona scuola", "contro disuguaglianze e ingiustizie siamo tutti sovversivi".
A Roma il corteo, partito da Piazza della Repubblica, è arrivato sotto il Ministero dell'Istruzione dove gli studenti hanno srotolato uno striscione "La buona scuola siamo noi". Sono poi stati lanciati anche dei fumogeni. "Siamo più di 20 mila" dicono i manifestanti, docenti e studenti che si oppongono "alla scuola gerarchica" della riforma. "La proposta sulla scuola del premier è una buffonata - spiegano - e non è altro che un sistema che punta a favorire la privatizzazione. Così non si fa altro che distruggere la scuola. Se passa questa riforma gli insegnanti saranno sotto mira e sotto assedio dei presidi e diventeranno solo i cani da guardia degli studenti".
A Torino bruciati fantocci di Renzi e Giannini
"Scuola per tutti, precarietà per nessuno": è lo striscione che ha aperto il corteo degli studenti, a Torino. I manifestanti, alcune centinaia, hanno acceso fumogeni e scandito slogan contro il premier Renzi e il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Gli studenti hanno poi bruciato quattro fantocci di cartone, raffiguranti Matteo Renzi, Stefania Giannini, Silvio Berlusconi e Maria Stella Gelmini.
A Palermo uova contro le banche
Migliaia gli studenti in corteo a Palermo al grido di "Io non ci sto". In Piazza per protestare "contro le politiche di tagli e di privatizzazioni, che in piena continuità con i governi precedenti, sono tutte poste a tutelare ancora una volta gli interessi delle banche a discapito degli studenti e delle loro famiglie costrette a pagare tasse onerose e vivere in condizioni sempre più precarie". Alcuni manifestanti hanno lanciato uova contro l'ingresso della Banca d'Italia in via Cavour a Palermo.
A Milano letame alla Cattolica
Duemila gli studenti in corteo a Milano, "Meno 400 mln alla ricerca- Briciole alla scuola: no al gioco delle 3 carte" si legge negli striscioni. Una protesta non solo contro la scuola, ma in generale contro le politiche del governo, Jobs Act ed Expo. Un gruppo di studenti si è staccato dal corteo e ha rovesciato del letame davanti alla sede dell'Università Cattolica di via Carducci. Il gesto, secondo gli studenti, è una forma di protesta contro l'istruzione privata.
A Napoli #blockbuonascuola
#blockbuonascuola l'hastag lanciato dagli studenti di Napoli. In tantissimi, nel centro di Napoli con due cortei. "Non ci avrete mai come volete voi" dicono i manifestanti e poi slogan come "contro merito e valutazione block buona scuola", "contro disuguaglianze e ingiustizie siamo tutti sovversivi".